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Salvini-Di Maio, crisi rinviata. Ma che succede se si va ad elezioni anticipate?

Salvini-Di Maio, crisi rinviata. Ma che succede se si va ad elezioni anticipate?

Simulazione: con il Rosatellum il centrodestra avrebbe un’enorme maggioranza. E se invece la Lega andasse da sola?

Ipotesi 1 – Centrodestra unito

Il primo scenario che abbiamo simulato è quello che vede le elezioni anticipate svolgersi con le stesse alleanze e coalizioni che abbiamo osservato nelle elezioni Politiche del 4 marzo 2018. Da una parte il centrodestra unito, formato prevalentemente da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Dall’altra un centrosinistra composto da Partito Democratico e Più Europa. Quindi, in corsa solitaria, il Movimento 5 Stelle.

In questo scenario, il centrodestra trionferebbe, ottenendo 413 seggi su 618 alla Camera, e ben 208 su 309 al Senato, aggiudicandosi quindi oltre i due terzi degli scranni disponibili.

La mappa che mostra la distribuzione dei collegi uninominali alla Camera è eloquente, con il centrodestra che ne vincerebbe ben 209 su 230. Il Movimento 5 Stelle si fermerebbe a 10, perdendo tutta la Sicilia tranne il collegio di Siracusa e resistendo, nel resto d’Italia, solo in alcuni dei collegi della provincia di Napoli. Situazione simile per il Partito Democratico che, con 11 seggi, sarebbe in grado di arginare l’avanzata del centrodestra solo nell’area intorno a Firenze, nei collegi centrali delle città e nelle roccaforti rosse: Livorno, Firenze, Bologna, Imola, Modena e Reggio Emilia, strappando anche un seggio a Torino centro.

Nell’uninominale del Senato, la situazione sarebbe ancora più estrema: il centrodestra lascerebbe vincere agli avversari solamente 7 collegi, concentrati per il centrosinistra nell’area tra Firenze e Bologna, e per il M5S in quella di Napoli e provincia.

Matteo Cavallaro

Collezionista di titoli di studio, emigrato oltralpe, gran tifoso della Juventus. Mi occupo di tutto ciò che collega elezioni ed economia, cercando di capire come e se queste si possano influenzare a vicenda.

Andrea Viscardi

Classe 1988, caporedattore di YouTrend e Responsabile dei Public Affairs e della ricerca parlamentare di Quorum. Nel 2012, ai tempi studente alla LUISS, diedi vita al progetto Europinione.it, testata online di approfondimento politico, internazionale ed economico di cui sono stato responsabile sino al 2017. Tra il 2014 e il 2018 sono stato Segretario Particolare del Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, occupandomi principalmente di comunicazione, spin-doctoring e legislativo.

3 commenti

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  • di nuovo; Cosa succederebbe se:
    Se SVP, FI, PpI, PPA, PdF-AP, FdI, Lega, FN e CPI-DU sono un’alleanza

    Se ApE (UV-ALPE-UVP-SA-EPAV-Mouv’-PNV), Partito Pirata, +E, PD, Partito Animalista, EV, La Sinistra, PaP e M5S hanno formato un’alleanza

  • Grazie di questo articolo.

    Credo che sarebbe estremamente interessante vedere gli effetti della riforma di camera e senato che stanno cercando di approvare.

    Con i collegi più larghi dovrebbe verificarsi un vantaggio ulteriore per CDx
    Non so se hanno già definito i collegi e se sono aggregazioni di collegi attuali quindi non so se si può già fare questa simulazione.

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