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Simulazione YouTrend: un anno dopo le elezioni europee, chi vince comune per comune

Simulazione YouTrend: un anno dopo le elezioni europee, chi vince comune per comune

A partire dai risultati per comune del 26 maggio 2019 e dalla Supermedia YouTrend/AGI, scopriamo chi vincerebbe se si votasse oggi

La mappa della maggioranza e dell’opposizione alle elezioni Europee e oggi

Per quanto riguarda maggioranza e opposizione, i calcoli sono stati più complessi. Infatti, alla data delle elezioni europee era ancora in piedi il Governo Conte I, appoggiato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle: per questo motivo, non è possibile mostrare una mappa delle differenze come abbiamo fatto per i partiti e le coalizioni. Tuttavia, può essere comunque interessante osservare la mappa del consenso per i giallo-verdi, un anno fa, e per i giallo-rossi, oggi. In particolare, alle Europee i due alleati di governo sommati avevano raggiunto la maggioranza assoluta in quasi tre quarti dei comuni italiani, e la maggioranza relativa addirittura in 94 comuni su 100.

Oggi, soprattutto a causa della compattezza dell’opposizione di centrodestra, la mappa è meno favorevole agli attuali alleati di governo PD-M5S. Per la precisione, i giallo-rossi sarebbero maggioritari in 1.852 comuni su 7.915 in Italia, e in appena 306 comuni su 4.395 nelle regioni del Nord.

Come funzionano i nostri calcoli

Come abbiamo spiegato nell’introduzione, la proiezione del dato comunale di ogni lista corrisponde alla media fra due proiezioni intermedie, basate rispettivamente sul rapporto e sulla differenza nazionale. Questa è un’evoluzione dell’Uniform National Swing, che consiste nel sommare la differenza nazionale a un partito in tutti i comuni (o collegi) dell’analisi. Il vantaggio di questo approccio è che permette di valutare con più precisione la variazione quando il rapporto è molto elevato o quando la distribuzione è molto eterogenea. Per esempio, nel caso di Fratelli d’Italia (passata dal 6,5% al 14,3%) il rapporto è di 2,2 e la differenza è di +7,8%. In questo caso, non è molto ragionevole presumere che l’aumento percentuale sia uguale in un comune dove alle Europee FDI aveva l’1% e in un altro dove aveva il 10%. Da questo deriva la decisione di fare una media fra le due proiezioni.

Esprimendolo come una formula, la proiezione per la lista I nel comune J è pari a:

laddove:

  • Diffi è la differenza nazionale per la lista I fra il risultato delle Europee e la Supermedia
  • Rappi è il rapporto nazionale per la lista I fra il risultato delle Europee e la Supermedia
  • Risultatoij è il risultato alle Europee della lista I nel comune J
  • ki è un coefficiente legato ai flussi elettorali in uscita per la lista I

Giovanni Forti

Romano, studia Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Sant'Anna. Quando non è su una montagna, si diverte con sistemi elettorali, geografia politica e l'impatto delle disuguaglianze sul voto.

1 commento

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  • Tutto molto bello, interessante e ben documentato. Peccato che stia arrivando una crisi economica che ci devasterà come uno tsunami e che renderà finalmente palese a tutti che uno stato in cui 40 milioni di prenditori campano sulle spalle di 20 milioni di “datori” non può reggere. Lo tsunami arriverà anche sul giallo, sul rosso e su tutti i bei colori della vostra mappa… finalmente la realtà arriva a presentare il conto di decenni di politiche ideologiche fuori dal mondo portate avanti da una classe politica di corrotti, ciucciasoldi e devastati mentali assortiti.

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