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Come è andato il traffico aereo nei primi mesi del 2021

Nei primi cinque mesi del 2021 rispetto al 2019 i movimenti calano del 68%, i passeggeri dell’86% e le merci del 2%.

Tra i settori più colpiti dalla pandemia di coronavirus c’è stato quello aereo. I viaggi si sono ridotti moltissimo e i voli sono crollati nel corso del 2020, dopo essersi quasi azzerati in primavera per via dei lockdown attuati dalla maggioranza dei governi.

In Italia i dati sul traffico aereo sono forniti da Assaeroporti, l’associazione degli aeroporti italiani che rappresenta 32 società di gestione aeroportuale per 42 aeroporti. I dati sono disponibili fino a maggio 2021 e permettono quindi di analizzare cos’è successo mentre in Italia vigeva il sistema a colori.

 

I movimenti totali

Nei primi cinque mesi del 2021 negli aeroporti italiani sono arrivati o partiti 193.000 aerei, circa 90.000 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 e 420.000 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Il confronto con il 2020 è però ingannevole, perché i primi due mesi pre-pandemici erano normali. Guardando solo i dati da marzo a maggio, vediamo che si passa dai 65.000 voli aerei dell’anno scorso ai 130.000 di quest’anno.

Tra marzo e aprile 2020 in Italia però sono state applicate misure incredibilmente severe e uniformi sul territorio italiano, mentre nel 2021 abbiamo avuto restrizioni differenziate in base alla regione – anche se tra metà marzo e inizio aprile di quest’anno la maggioranza della popolazione si trovava in zona rossa. 

Rispetto ai dati del 2019, quest’anno abbiamo registrato un -69% a gennaio, -72% a febbraio, -70% a marzo, -60% ad aprile e -65% a maggio. Complessivamente su cinque mesi la variazione è del -68%.

 

 

Crollano i passeggeri

Tra gennaio e maggio 2021 negli aeroporti considerati hanno viaggiato 9,9 milioni di viaggiatori, in fortissimo calo rispetto ai 70,7 milioni del 2019 e ai 25,9 milioni del 2020. Anche in questo caso il dato del 2020 è maggiore solo per via di gennaio e febbraio, ma se si isola il periodo tra marzo e maggio si vede che si è passati da 2,4 milioni a 6,9 milioni.

Rispetto al 2019 il calo dei passeggeri è dell’87% a gennaio, dell’88% a febbraio, dell’89% a marzo, dell’87% ad aprile e dell’81% a maggio. Nel complesso si è registrato un calo dell’86%.

Rispetto al 2020 gli aeroporti che hanno registrato i maggiori cali (oltre il 90% in meno) sono quelli di Napoli, Pescara, Pisa, Rimini, Roma Ciampino, Treviso, Venezia e Ancona. Quelli andati meglio sono invece quelli di Taranto, Parma, Lampedusa e Bolzano (con variazioni minori del -50%).

 

 

Tengono le merci

Per quanto riguarda il traffico aereo di merci, il 2021 è paragonabile al 2019 e sensibilmente migliore del 2020. Consideriamo il peso totale in tonnellate del traffico mercantile e postale per via aerea: nel 2019 ci sono state 440.000 tonnellate e nel 2021 430.000, per un calo pari a solo il 2%.

Confrontando il dato con il 2020, si vede che quest’anno le tonnellate di merci sono state 170.000 in più, per una crescita del 64%. L’anno scorso il crollo maggiore lo si aveva avuto a marzo, quando si era passati da 97.000 tonnellate nel 2019 a 4.700 nel 2020. 

Rispetto agli stessi mesi del 2019, a gennaio 2021 le tonnellate trasportate sono state il 9% in meno, a febbraio l’1% in più, a marzo l’1% in meno, ad aprile il 2% in più e a maggio il 5% in meno.

 

 

In conclusione

I primi cinque mesi del 2021 hanno visto una forte contrazione del traffico aereo rispetto al 2019, l’ultimo anno di normalità. Rispetto al 2019 c’è comunque stata una ripresa, seppur ancora contenuta. 

 

Lorenzo Ruffino

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