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Simulazione YouTrend: due anni dopo le europee, chi vince comune per comune

A partire dai risultati per comune del 26 maggio 2019 e dalla Supermedia YouTrend/AGI, scopriamo chi vincerebbe se si votasse oggi

Sono passati esattamente due anni dalle elezioni europee. In questo biennio le percentuali di consenso ai vari partiti registrate dalla nostra Supermedia sono cambiate molto: da un lato, a destra, al calo netto della Lega di Matteo Salvini (-12,8 punti) è corrisposta la crescita marcata di Fratelli d’Italia (+12,2 punti). Dall’altro, nel centrosinistra, le nascite di Italia Viva (oggi stimata al 2,5%) e Azione (al 3,1%) hanno indebolito lievemente il Partito Democratico (-3,6 punti) e +Europa (-1,7 punti). 

Ma come finirebbero le elezioni in ogni comune, se si votasse oggi? Abbiamo provato a scoprirlo con una simulazione YouTrend

Premessa: questo procedimento, di cui trovate la metodologia completa al fondo dell’articolo, ci permette di fare una stima ragionevole di come si distribuiscono al livello locale le variazioni nazionali. Tuttavia, non si tratta di un sondaggio a livello comunale, ma solamente di una simulazione: un esercizio sicuramente impreciso, visto che il voto in ogni singolo comune dipende da innumerevoli fattori – ad esempio la concomitanza con altre elezioni o la presenza di candidati del territorio. Anche se impreciso, però, ci sembrava comunque interessante, visto che permette di avere un’idea generale su come si sta spostando la mappa del consenso in Italia.

 

La prima lista per comune 

Nel 2019, la Lega si era imposta come prima lista in 5.949 comuni, più del 75% del totale. Due anni dopo, secondo i nostri calcoli, questo numero diminuirebbe fino a 4.630, restando comunque superiore alla metà dei comuni totali. Dei 1.319 comuni in cui la Lega perderebbe la maggioranza relativa rispetto a due anni fa, 480 vedrebbero Fratelli d’Italia in vantaggio, mentre 466 andrebbero al Movimento 5 Stelle, 345 al PD e 28 ad altri partiti. FdI diventerebbe primo partito in 781 comuni (rispetto ai 47 delle Europee), strappandone anche 113 al M5S, 84 al PD e 45 a Forza Italia. Restando nel centrodestra, Forza Italia confermerebbe solo 153 comuni su 201, perdendone una parte significativa proprio a favore di FdI e M5S.

Il Movimento 5 Stelle si confermerebbe la seconda lista per comuni vinti arrivando prima in 1.471 municipi, quasi tutti situati nel Mezzogiorno. Il PD, allo stesso tempo, passerebbe da 538 a 744, recuperando ben 345 comuni in cui il 26 maggio di un anno fa la Lega era prima lista.

Fra i 44 comuni italiani con più di 100.000 abitanti, in 30 il primo partito sarebbe lo stesso di due anni fa. Dei restanti 14 grandi centri che cambierebbero colore, ben 11 verrebbero persi dalla Lega: 8 di questi passerebbero al PD (Brescia, Ferrara, Monza, Padova, Parma, Prato, Rimini e Trieste), 2 a FdI (Novara e Perugia) e uno al Movimento 5 Stelle (Pescara). I restanti 3 grandi centri che cambierebbero colore sarebbero invece dei passaggi dal PD al Movimento 5 Stelle (Salerno e Sassari) e a FdI (Reggio Calabria).

Quindi quale partito vincerebbe oggi in ogni comune? Scopriamolo con la nostra mappa interattiva. Selezionando i 3 pulsanti dal menù a tendina, si può visualizzare la mappa del primo partito per comune alle elezioni europee, quella del primo partito oggi e, infine, mettere in evidenza i comuni che hanno cambiato colore. Per cercare il vostro comune, potete zoomare sulla mappa o usare il pulsante di ricerca in alto a sinistra. Infine, cliccando o toccando con il dito su ogni comune della mappa, potrete visualizzare i risultati dei partiti principali alle europee e i dati proiettati ad oggi.

Nella mappa “Differenza” si può capire dove sarebbe il maggior numero di passaggi di mano. In particolare, il PD recupererebbe terreno a discapito della Lega nelle zone rosse e in alcune città del Nord – soprattutto nelle cinture di Milano e Torino. Nel Mezzogiorno, invece, sarebbero soprattutto Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle a sopravanzare il Carroccio in numerosi comuni, togliendo spazio anche a Forza Italia.

 

Come funzionano i nostri calcoli

Per prima cosa, per ogni partito abbiamo calcolato la differenza e il rapporto fra il risultato nazionale delle elezioni europee e la Supermedia di oggi.
Ad esempio, per Forza Italia la differenza è pari al -1,3% (il 7,5% di oggi meno l’8,8% del 2019) e il rapporto è pari a 0,85 (7,5% diviso 8,8%).

In base a questi dati, per ogni partito in ogni comune abbiamo poi calcolato due proiezioni: la prima aggiungendo la differenza nazionale al risultato comunale, la seconda moltiplicando il rapporto per il risultato comunale.
Per esempio, Forza Italia aveva ottenuto il 10,0% nel comune di Salerno. Le sue due proiezioni a Salerno saranno quindi 8,7% (pari a -1,3% + 10,0%) e 8,5% (ossia 10,0% x 0,85).

La proiezione finale del dato comunale è la media fra queste due, con alcuni piccoli correttivi basati sui flussi elettorali.
Nel nostro esempio, alla media delle due proiezioni di Forza Italia (8,6%) viene sottratta un’ulteriore percentuale corrispondente al flusso verso “Cambiamo!” di Giovanni Toti. In questo modo arriviamo alla proiezione finale, che per Forza Italia corrisponde all’8,3% nel comune di Salerno

Questo metodo è un’evoluzione dello Uniform National Swing, che consiste nel sommare la differenza nazionale a un partito in tutti i comuni (o collegi) dell’analisi. Il vantaggio di questo approccio è che permette di valutare con più precisione la variazione quando il rapporto è molto elevato o quando la distribuzione è molto eterogenea. Per esempio, nel caso di Fratelli d’Italia (passata dal 6,5% al 18,7%) il rapporto è di 2,9 e la differenza è di +12,2%. In questo caso, non è molto ragionevole presumere che l’aumento percentuale sia uguale in un comune dove alle Europee FdI aveva l’1% e in un altro dove aveva il 10%. Da questo deriva la decisione di fare una media fra le due proiezioni.

Esprimendolo come una formula, la proiezione per la lista I nel comune J è pari a:

laddove:

  • Diffi è la differenza nazionale per la lista I fra il risultato delle Europee e la Supermedia di oggi
  • Rappi è il rapporto nazionale per la lista I fra il risultato delle Europee e la Supermedia di oggi
  • Risultatoij è il risultato alle Europee della lista I nel comune J
  • ki è un coefficiente legato ai flussi elettorali in uscita per la lista I

Giovanni Forti

Romano, studia Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Sant'Anna. Quando non è su una montagna, si diverte con sistemi elettorali, geografia politica e l'impatto delle disuguaglianze sul voto.

Alessio Vernetti

Nato nel 1997, si è laureato in relazioni internazionali all'Università di Torino, ma ha studiato anche a Sciences Po Lille e ha frequentato il Summer Program della LUISS. Nel 2019 è entrato nel team Quorum ed è coordinatore contenuti di YouTrend.
La sua vita sociale diminuisce considerevolmente man mano che ci avviciniamo alle elezioni.

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