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Il crollo del traffico aereo causato dal Covid

Dopo il drastico calo dei mesi marzo-aprile, in estate si è vista una lieve ripresa dei voli nel nostro Paese

Con lo scoppio della pandemia, il traffico aereo in Italia ha registrato un calo drastico rispetto al 2019. Il calo ha riguardato il numero di passeggeri trasportati, i movimenti totali e i voli cargo adibiti al trasporto merci.

Nel 2020 si è così arrestato un trend positivo decennale che stava attraversando il settore aereo italiano: nei mesi prima della pandemia, l’Istat aveva previsto un numero di passeggeri trasportati pari a 17,9 milioni nel solo mese di maggio 2020, un valore che sarebbe dovuto salire a 21 milioni in agosto. Lo scoppio della pandemia ha invece disatteso le aspettative.

 

Nei mesi estivi aumentano i passeggeri

Come analizzato in precedenza, nei mesi del lockdown primaverile il calo del numero di passeggeri sui voli aerei rispetto al 2019 è stato netto. Complice l’avvio della “Fase 2”, a maggio si è registrato un modesto aumento del traffico passeggeri rispetto ad aprile, anche se è stato comunque raggiunto un calo del 98,7% in confronto a maggio 2019. Nei mesi successivi, questo gap rispetto ai passeggeri partiti nel 2019 si è ridotto: a giugno è partito il 94,2% dei passeggeri in meno rispetto allo stesso mese del 2019, mentre a luglio e agosto questa percentuale è scesa rispettivamente a -74,9% e -63,1% rispetto agli stessi mesi dell’anno prima.

Il periodo estivo ha insomma fatto registrare un aumento del traffico aereo, grazie all’alleggerimento delle restrizioni sugli spostamenti. Confrontando questi dati con quelli del 2019, però, la situazione resta comunque drammatica: nell’agosto 2019 sono state infatti oltre 20 milioni le persone che hanno preso un aereo in Italia, a fronte dei 7 milioni dell’agosto 2020. A settembre, inoltre, con la ripresa delle scuole e delle attività lavorative, i numeri sul traffico aereo sono tornati a decrescere, con un calo percentuale rispetto a un anno prima pari al 69,7% a settembre e al 74,8% a ottobre.

Guardando poi al dato complessivo, in Italia il numero dei passeggeri nel periodo gennaio-ottobre 2020 ha subito un calo del 70,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2019. In particolare, l’aeroporto di Bergamo ha registrato una variazione in negativo del 69,4%, con circa 3 milioni di passeggeri trasportati a fronte degli oltre 11 milioni del 2019. Gli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino, i due più grandi d’Italia, hanno invece visto variazioni negative rispettivamente del 72,3% e del 75,4% rispetto ai primi nove mesi del 2019.

 

Dopo la ripresa di agosto, i movimenti totali tornano a calare 

I numeri non migliorano se si guarda il numero di movimenti totali, ossia i voli in arrivo e in partenza in un determinato periodo, nonostante la lieve ripresa fra giugno e agosto: in questi mesi si è passati infatti dal -82,2% registrato a giugno al – 43,7% di agosto. Significativo è stato inoltre l’aumento dei voli a luglio, quando il numero dei movimenti è salito oltre 70 mila, rispetto ai circa 28 mila di giugno.

Ciò nonostante, già a settembre il divario con il 2019 è tornato ad aumentare (-50%) e ottobre ha confermato questo trend (-53,1%). Anche il dato progressivo sul periodo gennaio-ottobre 2020 rileva un grave calo degli spostamenti aerei: considerando gli stessi mesi nel 2019, infatti, quest’anno è partito il 55,8% dei voli in meno. A incidere negativamente sul traffico aereo al rientro dalle ferie è stata soprattutto la seconda ondata registrata in molti paesi europei, fra cui la stessa Italia.

 

Meglio i cargo: il trasporto merci cala del 20-30% rispetto al 2019

A dispetto dei dati sui passeggeri e sugli spostamenti aerei, rincuorano invece i numeri sul trasporto delle merci. A maggio 2020 erano state oltre 57 mila (-40,1% rispetto a maggio 2019)  le tonnellate di merci e posta in arrivo/partenza dall’Italia, e a giugno questo valore è salito a 66.187 (-29,6%). Il dato è inoltre aumentato nel mese di luglio (-29,1%), per poi calare ad agosto con circa 58 mila tonnellate di merci. Superata la pausa estiva, i voli cargo sono però tornati ad aumentare: settembre e ottobre hanno registrato rispettivamente 70.243 e 79.212 tonnellate di merci trasportate.

Questi numeri trovano conferma nei dati Istat sul commercio estero extra Ue. Nel trimestre agosto-ottobre 2020, le esportazioni sarebbero infatti cresciute del 16,1%, mentre le importazioni avrebbero registrato un aumento del 10,9%, rispetto al trimestre precedente.

 

In conclusione, il 2020 è stato un anno drammatico per il sistema aeroportuale italiano, nonostante la timida ripresa estiva. I lockdown nazionali, le restrizioni dei singoli governi e anche lo stesso timore del contagio hanno avuto dei duri effetti sul traffico aereo, tanto che in Italia, secondo Assaeroporti, gli spostamenti in volo sono tornati ai numeri del 1995.
 

Martina Santi

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