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Elezioni USA: come sono andate le contee chiave

Elezioni USA: come sono andate le contee chiave

Prima delle elezioni avevamo fatto una raccolta di contee da osservare: vediamo se sono state effettivamente predittive del risultato.

Elezioni USA: le contee chiave della Sun Belt

Contee chiave della Florida

Miami-Dade County: Grandissima e fondamentale per la vittoria nello stato, la differenza rispetto al 2016 mostra il trend di Trump con i latinos.
Anche senza un traguardo numerico esplicito, il messaggio era chiaro: per vincere in Florida Biden avrebbe dovuto almeno mantenere il vantaggio di Hillary Clinton a Miami-Dade nel 2016 (+29,4%). Come sappiamo, invece, non è successo: Biden si è imposto di soli 7 punti, con Trump che ha guadagnato una cospicua fetta del voto ispanico.

Pinellas County: Grossa emigrazione di anziani a St. Petersburg, se Trump non la vince deve recuperare altrove.
Il risultato è stato effettivamente favorevole a Biden, ma di stretta misura: l’ex vicepresidente ha vinto di soli 2 decimi di punto. Insomma, il grande recupero fra gli anziani che alcuni analisti si aspettavano potesse consegnare a Biden la Florida non è stato sufficientemente ampio.

Lee County: Contea urbana solidamente GOP e piuttosto anziana, qui Biden deve recuperare (perdere di 15 punti massimo) per sperare di flippare la Florida.
Un altro esempio del mancato recupero di Biden: qui Trump ha vinto di 19 punti, solo uno in meno rispetto al margine ottenuto da Hillary Clinton. 

Seminole County: Suburbio di Orlando abbastanza istruito e in forte crescita, riflette bene il voto statale. Biden deve vincere.
Biden ha vinto a Seminole, confermando il trend pro-Dem in corso ormai da un decennio, ma il vantaggio accumulato nelle zone urbane non è stato sufficiente.

Sarasota County: Piena di anziani (40% è over65), se Biden recupera rispetto a Clinton (che aveva perso di 11) è un ottimo segnale per lui.
Coerentemente con quanto detto su Pinellas e Lee, il recupero di Biden in questa contea molto anziana è stato molto ridotto: appena 1,1% meglio rispetto al 2016.

Contee chiave della North Carolina

New Hanover: Lievemente più GOP dello Stato, ha molti anziani e potrebbe andare a Biden. Nel 2016 ha azzeccato 11 elezioni statali su 12.
La contea di New Hanover, dove è cresciuto Michael Jordan, è la prima contea di questo elenco che non ha rispettato le attese. Pur vedendo la vittoria di Joe Biden di circa 3 punti, infatti, è passata da essere lievemente più repubblicana del North Carolina a essere discretamente più pro-Dem.

Jackson: Negli Appalachi, CD di Mark Meadows, ha votato per il vincitore del North Carolina sempre dal 2000. Se Trump non vince con margine (+10) è nei guai.
Anche la contea di Jackson non è stata complessivamente in linea con le attese: qui Trump ha vinto con “solo” l’8,2% di margine, pur mantenendo un vantaggio piccolo ma significativo a livello statale quando ancora manca il 5% dei voti da scrutinare.

Caswell e Hyde: Molti afroamericani, ha votato per il vincitore del North Carolina sempre dal 2000. Se Trump vince male è nei guai.
Due contee con un’identica definizione e un simile risultato, che spiega in parte quanto scritto su New Hanover e Jackson. A Caswell County e Hyde County, infatti, Trump ha superato le attese, imponendosi rispettivamente con 18 e 15 punti di margine. Questo risultato è significativo: nelle contee più agricole Trump ha mantenuto e ampliato il suo vantaggio, mentre ha perso in quelle urbane più istruite.

Contee chiave del Texas

Tarrant: Vinta da Beto O’Rourke dopo una lunga tradizione GOP, se Biden fosse avanti di 5 sarebbe un’ottima notizia per lui.
Come sappiamo, l’esito in Texas ha visto Donald Trump imporsi di poco meno di 6 punti. Joe Biden ha vinto a Tarrant County, ma con appena lo 0,2% di margine: se fosse andato cinque punti meglio non sarebbe comunque arrivato a vincere lo stato, ma sarebbe stato molto vicino.

Collin: Fuori Dallas, classica periferia che si sposta verso i Dem. Forti minoranze latine e asiatiche, Trump non può perderla.
Trump ha vinto a Collin County con 4,6 punti di margine, ben 12 in meno rispetto al 2016. La situazione quindi è simile a quella di Tarrant: nonostante questo significativo swing, Trump sarebbe riuscito a vincere in Texas anche con uno swing ancora più grande, tale da perdere Collin.

Jefferson: Nell’ex distretto di Ron Paul, è stata Dem dal ’76 al 2012. Unica contea Obama- Obama-Trump del Texas. Vinta da Beto, un +10 sarebbe ottimo per Biden.
Jefferson County, al confine con la Louisiana, non ha visto il massiccio swing pro-Biden che ci si sarebbe potuti attendere se il Texas fosse stato in bilico. Anzi ha visto il presidente uscente confermare la sua vittoria, passando dal +0,5% del 2016 al +1,6% di quest’anno. 

Kleberg: Netta maggioranza di latinos, riflette bene il margine nazionale. Biden con un vantaggio di almeno +10 è competitivo in Texas. 
Questa contea del Sud del Texas esemplifica bene lo swing pro-Trump avvenuto in alcune comunità ispaniche in America, in particolare in Florida e Texas. Non solo Biden non ha ampliato il vantaggio di Obama e Clinton (+7,8% e +3,6%, rispettivamente), ma è addirittura stata vinta da Donald Trump, di poco meno di due punti. Con risultati simili nelle contee al confine con il Messico, non c’era modo per Biden di vincere il Lone Star State.

 

Giovanni Forti

Romano, studia Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Sant'Anna. Quando non è su una montagna, si diverte con sistemi elettorali, geografia politica e l'impatto delle disuguaglianze sul voto.

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