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Il voto nelle città: le Europee a Bologna

Il voto nelle città: le Europee a Bologna

Il capoluogo emiliano resta una roccaforte rossa, con il PD avanti in tutti i quartieri della città.

A Bologna il voto delle Europee del 26 maggio ha mostrato un vantaggio del PD in tutti i 18 quartieri in cui è suddiviso il Comune. Nel capoluogo emiliano, infatti, il PD prende il 40,3%, quasi il doppio della Lega (21,8%) e quasi il quadruplo del Movimento 5 Stelle (10,8%). Al di sotto della media nazionale Forza Italia (5,8%), mentre +Europa-Italia in Comune (5,0%) supera Fratelli d’Italia (4,7%). Risultato sopra il 4% anche per Europa Verde (4,6%) e La Sinistra (4,1%).

I dati mostrano dunque che a Bologna – storica roccaforte rossa – non si è verificato quello che si è verificato in tante altre città, con una ripartizione dei voti che appare molto più omogenea sul territorio comunale rispetto, ad esempio, a Napoli e Torino. Nel capoluogo emiliano, infatti, non vi è una significativa discrepanza tra il voto nel centro e quello nella periferia.

Focalizzandoci sulle due liste che hanno ottenuto più voti, il vantaggio minimo che il PD ha sulla Lega è nel centralissimo quartiere di Irnerio (+9,6%) e nella zona benestante dei Colli (+13,4%). Al contrario, la distanza massima si registra a Murri (+23,1%), ma è oltre il 20% anche a Santa Viola (+22,7%) e Lame (+20,7%).

Bologna: la differenza per quartiere tra PD e Lega

Il partito di Nicola Zingaretti, in particolare, tocca il picco del 43,4% nel quartiere Saffi, ma supera il 42% anche nel quartiere centrale di Malpighi (42,4%) e a Borgo Panigale (42,7%). Al contrario, i due quartieri dove il Partito Democratico ha le percentuali più basse sono entrambi in centro e sono Galvani (37,5%) e Irnerio (38,0%). Tuttavia, se consideriamo l’aggregato di centrosinistra (PD, +Europa-Italia in Comune ed Europa Verde), questa coalizione raggiunge il suo miglior risultato a Murri (53,2%), mentre la percentuale più bassa si registra nei Colli (46,8%).

Spicca chiaramente, insomma, l’omogeneità della distribuzione del voto nel capoluogo felsineo: mentre in altre città la variazione da un quartiere all’altro supera anche i 20 punti, a Bologna non va oltre il 6%.

Bologna: il voto per quartiere al Partito Democratico

Non sorprende, quindi, che il Carroccio ottenga i suoi migliori risultati proprio nei Colli (24,8%) e a Irnerio (24,5%), mentre le sue peggiori performance sono a Santa Viola (18,0%) e a Murri (18,7%). Se consideriamo il centrodestra nel suo complesso, ossia Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, a Irnerio la coalizione stacca tutti gli altri quartieri toccando il 37,5%, mentre si attesta sotto il 30% a Santa Viola (29,7%) e a Lame (29,9%).

Bologna: il voto per quartiere alla Lega

Il Movimento 5 Stelle ottiene il suo miglior risultato nel quartiere centrale di Marconi, dove raggiunge il 13,5%, ma riesce a raccogliere il 13% anche sui Colli. I quartieri in cui i pentastellati non raggiungono l’8% sono invece Galvani (7,4%) e Santa Viola (7,6%).

Bologna: il voto per quartiere al Movimento 5 Stelle

Giovanni Forti

Romano, studia Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Sant'Anna. Quando non è su una montagna, si diverte con sistemi elettorali, geografia politica e l'impatto delle disuguaglianze sul voto.

Alessio Vernetti

Nato nel 1997, si è laureato in relazioni internazionali all'Università di Torino, ma ha studiato anche a Sciences Po Lille e ha frequentato il Summer Program della LUISS. Nel 2019 è entrato nel team Quorum ed è coordinatore contenuti di YouTrend.
La sua vita sociale diminuisce considerevolmente man mano che ci avviciniamo alle elezioni.

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