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La legge elettorale arriva in Aula: ecco il testo integrale

Pubblichiamo il testo integrale della proposta di legge elettorale così come uscito dalla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, testo che inizia oggi il suo esame in Aula per l’approvazione definitiva.

Il testo (disponibile anche sul sito della Camera) è quello risultante dall’esame in Commissione del testo base, la proposta Fiano (che ormai si potrebbe chiamare “ex Rosatellum”), ormai sostanzialmente modificata in particolare dopo l’approvazione del cosiddetto “emendamento tedesco“.

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Ecco cosa dice, in breve, la proposta: alla Camera il territorio sarà diviso in 28 circoscrizioni (inclusi Val d’Aosta e Trentino-Alto Adige) e 225 collegi uninominali (esclusi Val d’Aosta e Trentino-Alto Adige), mentre al Senato le circoscrizioni saranno regionali e in più vi saranno 112 collegi uninominali (esclusi Val d’Aosta e Trentino-Alto Adige) al Senato.

Le circoscrizioni previste per la Camera

I simboli delle liste sulla scheda elettorale saranno affiancati, sulla sinistra, dal nome del candidato del collegio uninominale, e sulla destra dai nomi dei candidati della lista circoscrizionale (da due a sei, tranne in Molise dove la lista sarà composta da un solo nome; idem al Senato, dove però, nella sola Lombardia, la lista potrà contenere fino a sette nomi). Si voterà tracciando un solo segno, che sarà valido sia per il candidato uninominale sia per la lista.

Accederanno alla distribuzione dei seggi solo le liste che supereranno il 5% nazionale (sia alla Camera che al Senato). La ripartizione dei seggi sarà nazionale alla Camera e regionale al Senato. Una volta determinati quanti seggi spettano a ciascuna lista, saranno eletti prima di tutto i candidati giunti primi nei rispettivi collegi in ordine decrescente di percentuale ottenuta, e poi a seguire i candidati della lista circoscrizionale bloccata, in ordine di presentazione.

Tra le incognite dell’esame in Aula c’è proprio la questione dell’ordine di elezione: un emendamento del PD proporrà che si dia precedenza ai candidati di collegio “perdenti” (cioè che non arrivano primi) rispetto ai candidati della lista bloccata; un altro emendamento proveniente da Fratelli d’Italia invece sarà mirato proprio ad eliminare le liste bloccate, proponendo l’introduzione delle preferenze.

Seguiremo con particolare attenzione le votazioni sugli emendamenti in Aula, in particolare alla luce delle proposte migliorative che abbiamo avanzato qualche giorno fa.

Redazione

La redazione di YouTrend

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