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Cosa ci dicono i risultati della maturità 2021

Aumentano rispetto agli anni passati gli studenti che ottengono 100 o 100 e lode. Ma i test Invalsi sembrano mostrare un quadro ben diverso…

Il Ministero dell’Istruzione questa settimana ha rilasciato i dati preliminari sui risultati degli esami di maturità 2021.

I dati sono interessanti per molteplici motivi. Innanzitutto, rispetto agli anni passati è cresciuta in maniera considerevole la percentuale di studenti che hanno ottenuto 100 o 100 e lode. Questo, però, appare in controtendenza rispetto ai risultati dei test Invalsi (di cui abbiamo parlato in questo articolo): sebbene si tratti di due tipologie di verifica profondamente diverse, dai test Invalsi sembra emergere un netto peggioramento, rispetto a due anni fa, nelle competenze degli studenti del quinto anno delle scuole superiori.

Un’altra discrepanza tra test Invalsi e maturità emerge a livello geografico: le regioni del Mezzogiorno registrano nei test Invalsi percentuali più elevate di studenti carenti in italiano e matematica, ma alla maturità sono proprio Sud e Isole ad avere un numero più elevato di 100 e 100 e lode rispetto alla media nazionale.

 

Maturità 2021: la distribuzione dei voti

In base ai dati rilasciati dal Ministero dell’Istruzione, quest’anno all’esame di maturità:

  • il 4,8% degli studenti ha preso 60;
  • il 18,5% ha preso un voto tra 61 e 70;
  • il 23,7% ha preso un voto tra 71 e 80;
  • il 20,7% ha preso un voto tra 81 e 90
  • il 15,6% ha preso un voto tra 91 e 99;
  • il 13,5% ha preso 100;
  • il 3,1% ha preso 100 e lode.

La distribuzione dei voti varia però in maniera significativa tra le regioni. Guardando in particolar modo il numero di 100 e 100 e lode, si osserva che il punteggio massimo – con o senza lode – è stato sì ottenuto dal 16,6% degli studenti, ma con picchi superiori al 20% nelle regioni del Sud. Nello specifico, il maggior numero di 100 e 100 e lode è stato dato in Calabria, dove l’ha ottenuto il 21,9% degli studenti; seguono la Puglia con il 20,8% e la Sicilia con il 20,7%. Il minor numero di 100 e 100 e lode si è avuto invece in Lombardia con il 12,8%, in Friuli Venezia Giulia con il 13,9% e in Emilia Romagna con il 14%.

Al contrario, stando ai test Invalsi somministrati pochi mesi prima agli stessi maturandi, il 61% degli studenti del Sud e il 57% di quelli delle Isole non raggiungono un livello accettabile di competenze in italiano, mentre il dato è decisamente più basso nelle regioni del Centro-Nord. Lo stesso vale per la matematica: il 70% degli studenti del Sud e il 68% di quelli delle Isole non raggiungono le competenze minime in matematica, a fronte di una media nazionale del 51%.

Insomma, Invalsi e maturità mostrano dati sicuramente contraddittori tra loro. La spiegazione principale si trova nella differente tipologia delle due prove: i test Invalsi sono standardizzati e somministrati in maniera identica in tutta Italia, mentre la maturità – che nel 2020 e nel 2021 è stata rivista per far fronte alla pandemia – varia da classe a classe.

 

 

A livello di tipologia di scuola, il maggior numero di voti alti viene dato nei licei, dove a ottenere 100 o 100 e lode è il 22% degli studenti, mentre negli istituti tecnici si scende al 12,1% e negli istituti professionali al 9,2%. A ottenere il minimo, 60, è il 2,7% di chi frequenta un liceo, il 6,9% di chi va a un tecnico e il 7,1% di chi va a un professionale.

Disaggregando i dati per tipologia di voti, si vede che il 100 e il 100 e lode vengono dati al 30,8% degli studenti del liceo classico, al 27,4% di quelli del liceo internazionale e al 26,7% di chi va in un liceo scientifico. Tra gli istituti tecnici, a prendere 100 o 100 e lode è il 12,4% di chi frequenta quelli del settore economico e il 12,1% di chi va nel settore tecnologico, mentre negli istituti professionali prende 100 o 100 e lode il 6,7% di chi ha seguito l’indirizzo industria e artigianato e il 9,2% di chi ha optato per i servizi. 

 

 

Cosa è cambiato rispetto agli anni passati

Rispetto al precedente anno scolastico si è assistito a un generale aumento dei voti, tant’è che quella del 2021 è la prima maturità in cui più della metà degli studenti – per la precisione il 52,9% – ha ottenuto un voto pari o superiore a 81: si tratta di un dato in crescita rispetto al 48,7% dell’anno scorso e ancor più rispetto al 31% del 2019. Focalizzandoci sui voti massimi, notiamo come i 100 siano triplicati in appena 7 anni (dal 4,5% nel 2014 al 13,5% nel 2021) e i 100 e lode siano addirittura quadruplicati (dallo 0,8% nel 2014 al 3,1% nel 2021).

Rispetto alla maturità dell’anno scorso, i 100 sono addirittura aumentati del 41% e i 100 e lode del 19%, mentre i 60 sono diminuiti del 13%, i 61-70 dell’11%, i 71-80 del 5% e gli 81-90 del 2%. Concentrandoci nuovamente sui 100 e sui 100 e lode, vediamo che i maggiori aumenti (oltre il 40% in più rispetto all’anno scorso) si registrano in Campania, Sardegna, Sicilia, Toscana e Trentino-Alto Adige.

Questo aumento dei voti riguarda tutti gli indirizzi scolastici. Il numero di 100 e 100 e lode è infatti salito in tutte le scuole rispetto al 2020: +30% nei licei, +42% nei tecnici, +67% nei professionali. Tra i licei, l’artistico è quello che registra la maggiore crescita di 100 e 100 e lode, mentre tra i tecnici e i professionali non ci sono grandi differenze a seconda dell’indirizzo.

 

Lorenzo Ruffino

Alessio Vernetti

Nato nel 1997, si è laureato in relazioni internazionali all'Università di Torino, ma ha studiato anche a Sciences Po Lille e ha frequentato il Summer Program della LUISS. Nel 2019 è entrato nel team Quorum ed è coordinatore contenuti di YouTrend.
La sua vita sociale diminuisce considerevolmente man mano che ci avviciniamo alle elezioni.

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