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L’effetto del coronavirus sulle presidenziali USA

L’effetto del coronavirus sulle presidenziali USA

In che modo la gestione da parte di Trump dell’emergenza COVID-19 ha inciso sulle intenzioni di voto?

Gli Stati Uniti sono uno dei paesi più colpiti dal nuovo coronavirus, con 9.800.000 casi confermati e 240.000 decessi. Il presidente Donald Trump ha avuto sin dall’inizio della pandemia un approccio particolare, rifiutandosi di fare ciò che consigliavano gli scienziati e incitando i suoi sostenitori a protestare contro i governatori che mettevano in lockdown i propri Stati.

Che impatto ha quindi avuto la Covid-19 sulle elezioni?

 

L’opinione degli elettori

Per rispondere a questa domanda, guarderemo sia la Voter Analysis di Fox News – un sondaggio su oltre 100.000 persone condotto da NORC – sia l’exit poll condotto da Edison per conto della CNN su 15.600 persone. 

Una delle domande poste da NORC mirava a vedere se la situazione del coronavirus fosse percepita come sotto controllo negli Stati Uniti. Il 51% degli intervistati ha risposto che non lo era: tra questi, l’ex vicepresidente Joe Biden ha preso l’83% dei consensi contro il 15% di Donald Trump. Tra chi credeva che la situazione fosse sotto controllo, invece, Trump ha preso il 91%, mentre tra chi pensava che fosse abbastanza sotto controllo il presidente in carica ha preso il 73%.

Il 60% degli elettori ritiene del resto che la priorità del governo federale debba essere controllare l’epidemia, anche a costo di danneggiare l’economia: tra queste persone, Biden ha ottenuto il 77% dei consensi contro il 21% di Trump. Situazione completamente opposta per chi pensa che limitare i danni economici sia la principale preoccupazione: 85% per il presidente in carica e 12% per l’ex vicepresidente. 

Negli Stati Uniti, poi, anche la mascherina è diventata un campo di battaglia: mentre i democratici ne incoraggiavano l’uso, il presidente derideva chi la utilizzava. Nel primo dibattito prese in giro Biden perché la usava, e dopo essere tornato alla Casa Bianca dall’ospedale dove era stato in cura proprio per aver contratto il virus, la prima cosa che fece davanti alle telecamere fu quella di togliersela. Gli elettori però la vedono molto diversamente da Trump: il 77% degli intervistati, infatti, ritiene che sia giusto obbligare le persone a usare la mascherina, e tra questi il 63% ha votato Biden e il 35% Trump. L’87% di coloro che si sono detti contrari all’utilizzo ha invece scelto il presidente in carica.

In generale, il 55% disapprova complessivamente la gestione della pandemia da parte di Donald Trump: tra questi elettori, Joe Biden è arrivato a prendere il 90% dei consensi. 

Molto diverse invece le risposte quando si chiede di Anthony Fauci, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) e consigliere della Casa Bianca per l’emergenza coronavirus. Il 74% degli elettori approva il suo operato, e tra il 26% che non lo fa otto persone su dieci hanno scelto Donald Trump.

Del resto, il presidente Trump ha criticato Fauci, che è diventato il simbolo di coloro che erano preoccupati dal coronavirus: nel corso di una call con il suo staff, il presidente si è riferito agli scienziati della task force come “quegli idioti” ed ha detto che Fauci è un “disastro” e che lui lo avrebbe voluto licenziare se non fosse stato per la pubblicità negativa che avrebbe provocato questa decisione.

La CNN ha anche chiesto quanto avesse pesato sul voto la recente crescita dei casi di coronavirus nel Paese: il 37% sostiene che sia stato un importante fattore e il 23% il più importante fattore. Tra i primi, Trump ha prevalso con un margine di 4 punti, mentre tra i secondi Biden ha vinto con un margine di 23 punti. 

Inoltre, il coronavirus è stato indicato come la principale issue nel voto dal 17% degli elettori, mentre l’economia dal 35%. Tra chi ha indicato il virus Biden ha preso l’82%; tra chi ha detto l’economia Trump ha ottenuto l’82%. Una delle domande fatte agli intervistati mirava anche a scoprire se la pandemia li avesse danneggiati economicamente: il 17% ha risposto molto, il 38% abbastanza e il 44% ha dichiarato di non essere stato danneggiato. Nelle prime due categorie Biden ha vinto con il 72 e il 61% dei voti, mentre nella terza Trump con il 56%. 

Infine, alla domanda su chi gestirebbe meglio la pandemia, Biden ha ottenuto il 51% e Trump il 43%.

 

Più decessi da Covid, meno voti?

Nonostante i dati degli exit poll e dei sondaggi, un’analisi iniziale di Bloomberg News ha rilevato che è possibile che in realtà il coronavirus non abbia danneggiato particolarmente il consenso per Trump nelle aree più colpite del Paese.

Analizzando 2.700 contee che avevano superato il 90% dello scrutinio, Bloomberg ha scoperto che i posti con il più alto numero di decessi da Covid-19 hanno avuto una maggiore probabilità di votare di più di quattro anni fa per il presidente Trump.  

Nelle contee con più morti per Covid-19 pro capite, infatti, il margine di vittoria di Trump è migliorato in media di 2,8 punti percentuali passando da 23,6 punti nel 2016 a 26,4 punti quest’anno. Nel complesso, nelle contee considerate il margine di voto medio per Trump è cresciuto solo di 0,2 punti, arrivando al 35,1%. Il modello che lega le aree colpite allo spostamento verso Trump a livello politico è particolarmente significativo in Florida, North Carolina e Texas.

Il motivo per cui in entrambi i casi il margine di vittoria è grande è che Bloomberg ha escluso le zone più democratiche degli Stati Uniti, come New York e la California, in quanto lo scrutinio lì è particolarmente indietro. 

 

Solo quando le operazioni di scrutinio termineranno, cosa che potrebbe richiedere anche settimane in alcuni Stati, sarà possibile fare un’analisi più accurata. 

Lorenzo Ruffino

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