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Regionali in Puglia: Emiliano cerca la riconferma

Regionali in Puglia: Emiliano cerca la riconferma

In Puglia Emiliano lotta per il secondo mandato, Fitto per un ritorno dopo 15 anni. Laricchia corre per i 5 Stelle, Scalfarotto per IV, Azione e +Europa.

Le elezioni regionali in Puglia arrivano dopo tre mandati di amministrazione del centrosinistra: Nichi Vendola è stato Presidente della Regione per due mandati (dal 2005 al 2015), e Michele Emiliano lo è dal 2015, dopo essere stato Sindaco di Bari dal 2004 al 2014. Il Presidente uscente cercherà dunque di ottenere dalle urne la riconferma per un secondo mandato: la sua coalizione, oltre al PD, include diverse liste civiche, tra cui alcune che fanno riferimento a partiti nazionali (come Senso Civico, che candida esponenti di Articolo 1, o Puglia Solidale e Verde, che comprende Europa Verde, Sinistra Italiana e PSI).

Sono 7 gli sfidanti del Presidente uscente. Il principale è l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Raffaele Fitto, che si presenta a capo di una coalizione di centrodestra che include tra gli altri la Lega, Forza Italia e – per l’appunto – FdI. Fitto, che è stato Ministro nel quarto Governo Berlusconi, è già stato Presidente della Regione Puglia dal 2000 al 2005, ed è figlio di Salvatore Fitto, anch’egli Presidente dal 1985 al 1988.

In corsa c’è anche la consigliera regionale pentastellata Antonella Laricchia: sostenuta dal Movimento 5 Stelle e dalla lista civica Puglia Futura, è già stata candidata alla Presidenza alle regionali del 2015.

Chiude il quadro dei candidati sostenuti da più di una lista Ivan Scalfarotto: l’attuale sottosegretario al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è il candidato di una coalizione che comprende Italia Viva (il partito di Scalfarotto), la lista Scalfarotto Presidente (in cui confluiscono Azione e +Europa) e Futuro Verde (Volt, PLI, ALI).

I candidati collegati a una sola lista sono invece i seguenti:

  • Pierfranco Bruni, sostenuto dalla Fiamma Tricolore;
  • Nicola Cesaria, candidato della lista Lavoro Ambiente Costituzione, che unisce Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Risorgimento Socialista;
  • Mario Conca, consigliere regionale uscente e candidato per la lista Cittadini Pugliesi;
  • Andrea D’Agosto, sostenuto da Riconquistare l’Italia.

 

Il sistema elettorale

Per l’elezione del Presidente è previsto un unico turno, in cui viene eletto alla guida della Regione il candidato che ottiene la maggioranza anche solo relativa dei voti validi. Per quanto riguarda invece il Consiglio regionale, esso è composto da 50 consiglieri più il Presidente della Regione, che ne è membro di diritto: 23 seggi, in particolare, sono ripartiti a livello provinciale, mentre gli altri 27 sono assegnati in un collegio unico regionale.

Esiste una sorta di premio di maggioranza basato sulla percentuale ottenuta dal vincitore: sotto il 35% dei voti gli vengono assegnati almeno 27 consiglieri, che diventano 28 tra il 35 e il 40% e 29 se si supera il 40%. Non entrano in Consiglio regionale le coalizioni e le liste singole che non superano l’8%, oltre che le liste in coalizione che ottengono meno del 4%.

Per quanto concerne l’espressione del voto, è possibile la doppia preferenza di genere all’interno della stessa lista, così come il voto disgiunto (ossia votare per un candidato presidente e per una lista a lui non collegata).

 

Così alle elezioni passate

Alle ultime regionali, Emiliano ha vinto con il 47,1%, staccando la seconda classificata Laricchia (M5S) che si fermò al 18,4%. Terzo e quarto posto per le due coalizioni di centrodestra: quella dell’oncologo Francesco Schittulli, tra cui figurava Fratelli d’Italia, prese il 18,3%, mentre Adriana Poli Bortone (appoggiata tra gli altri da Forza Italia e Noi con Salvini) ottenne il 14,4%.

Alle elezioni politiche del 2018, invece, il Movimento 5 Stelle fu la forza politica più votata nella Regione (44,9% alla Camera), nonché quella che vinse in tutti i collegi uninominali pugliesi della Camera e del Senato.

Alle europee del 2019, però, fu il centrodestra ad affermarsi come prima forza, con una media del 45,3% a livello regionale e risultando primo schieramento nella maggior parte dei comuni. Rimanendo su scala comunale ma guardando al voto di lista, la situazione è stata più frastagliata, ma M5S e Lega sono state le liste che hanno ottenuto i maggiori consensi.

 

Una regione amministrata da 15 anni dal centrosinistra, ma che ha visto affermarsi maggioranze diverse alle politiche del 2018 e alle europee del 2019: la Puglia è davvero una terra contesa elettoralmente, e infatti in queste settimane ha riscosso molte attenzioni.

Luigi Daniele

Classe 1990. Ha studiato filosofia tra Italia e Germania, a Freiburg e Jena. Scrive di politica, Europa e Germania. Vive a Bruxelles.

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