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Midterms, ma quanto durate?

Midterms, ma quanto durate?

Nell’ultima settimana abbiamo seguito, con riferimento alla Florida, la corsa all’ultimo respiro per la conquista della poltrona di Governatore dello Stato e del seggio senatoriale. La prima è proseguita sino al riconteggio elettronico dei voti, la seconda addirittura sino a domenica, con la necessità di un riconteggio manuale.

Le elezioni di midterms non sono, però, ancora concluse. Se sono circa 20 le competizioni elettorali, prevalentemente riferite ai seggi della Camera, per le quali il verdetto è arrivato solamente nelle settimane successive all’election night, rimangono ancora 2 distretti camerali senza vincitore o, quantomeno, nei quali uno dei due candidati non ha ancora concesso la vittoria al rivale (California 21 e New York 27). Questo diluirsi nel tempo dei risultati è dovuto anche alla variabile del voto per corrispondenza, che viene scrutinato in un secondo momento: negli Stati Uniti è estremamente diffuso, in certe aree addirittura maggioritario.

Nel 21esimo distretto della California, in particolare, sta avvenendo quella che può essere definita come una delle sorprese maggiori delle elezioni americane degli ultimi anni. La sera del voto era stata chiamata dai network televisivi la vittoria per l’incumbent repubblicano, David Valadao, sul democratico TJ Cox: circa l’8% il distacco tra i due, 5000 preferenze. Un margine troppo netto, apparentemente, perché qualcosa potesse cambiare grazie al conteggio dei voti per corrispondenza.

Nel corso dei giorni è invece avvenuto qualcosa che raramente si è visto in passato: non solo il distacco si è sensibilmente ridotto ma, ad oggi, c’è il concreto rischio di un capovolgimento. Valadao è infatti sceso sotto i 500 voti (447) di vantaggio, e le rimanenti aree in cui la conta delle preferenze per corrispondenza non è ancora terminata sono di tradizione democratica. La possibilità di un riconteggio è dietro l’angolo.

Se le elezioni di midterm si concluderanno con questa sorpresa, ciò contribuirà a rafforzare quella che, alla Camera, si è rivelata a conti fatti una vera e propria blue wave: se la notte delle elezioni i democratici sembravano aver conquistato dal controllo repubblicano, con sicurezza, 27 seggi, questi potrebbero divenire, a distanza di due settimane, ben 40.

Andrea Viscardi

Classe 1988, caporedattore di YouTrend e Responsabile dei Public Affairs e della ricerca parlamentare di Quorum. Nel 2012, ai tempi studente alla LUISS, diedi vita al progetto Europinione.it, testata online di approfondimento politico, internazionale ed economico di cui sono stato responsabile sino al 2017. Tra il 2014 e il 2018 sono stato Segretario Particolare del Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, occupandomi principalmente di comunicazione, spin-doctoring e legislativo.

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