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Le elezioni di midterm 2018 su Google

Abbiamo visto come le elezioni di midterm di martedì prossimo siano un appuntamento piuttosto “pesante”, dal punto di vista politico. Per gli USA e non solo.

A conferma di ciò, Google ha pubblicato un approfondimento ad hoc basato sulla sua piattaforma Google Trends in cui esplora quanto, come e cosa gli americani abbiano ricercato, sul motore di ricerca, in riferimento alle imminenti midterms.

La prima mappa mostra quali siano gli stati dove l’interesse verso le elezioni è maggiore. In un indice da 0 a 100 (dove 100 è il valore delle parole più ricercate in ciascuno stato) spicca il District of Columbia (in pratica, la capitale Washington, visibile solo nella mappa esagonale per le sue ridotte dimensioni) dove il valore è appunto pari a…100.

Vi sono poi delle mappe interattive che evidenziano l’interesse per il fenomeno dell’early voting (il voto anticipato, espresso per posta, che in molti stati assume un’importanza particolare) addirittura a livello di contea. Grazie a questa mappa, in particolare, si nota un possibile effetto della campagna di Beto O’Rourke: in Texas infatti si registrano i “picchi” maggiori di voto anticipato, forse dovuti al fatto che, nella strategia del candidato democratico, questo tipo di mobilitazione è decisiva. Un’ulteriore mappa disegna l’interesse verso i due partiti maggiori, sempre a livello di contea: il pattern non sembra far emergere differenze tra stati tradizionalmente blu e altri tradizionalmente rossi.

 

Il grafico successivo ci mostra come le elezioni del 2016 (quelle vinte da Trump) siano state le più “googlate” della storia, di sicuro molto più delle 3 precedenti presidenziali (vinte da Bush nel 2004 e da Obama nel 2008 e 2012).

Questo grafico indicizza a 100 la parola “elezioni” in base al mese e alle ricerche complessive fatte su Google: vuol dire che, se nel novembre 2016, la ricerca “elezioni” ha costituito – ad esempio – il 3% delle ricerche totali su Google in quel mese, quelle del novembre 2012 (indice: 42) sono state il 42% del 3% delle cose “googlate” nel novembre 2012. Sembra complicato, ma ha un suo perché.

Molto interessante il grafico che mostra quali siano invece gli argomenti programmatici più ricercati nell’ultima settimana. Si nota un testa a testa tra “immigrazione” e “sanità pubblica” (health care) per le prime due posizioni, mentre le tre posizioni successive vedono alternarsi il welfare (social security), aborto e salario minimo (minimum wage).

Le tabelle successive mostrano le domande più ricercate dagli utenti. Le prime riguardano l’atto del voto in sé: dove si vota? cosa bisogna portarsi al seggio per votare? è troppo tardi per registrarsi nelle liste elettorali? Le seconde invece riguardano le elezioni di midterm in senso lato; che succede se i democratici vincono alla Camera? che significa midterm e perché sono elezioni importanti? (a queste ultime due domande peraltro abbiamo risposto nel nostro focus).


Salvatore Borghese

Laureato in Scienze di Governo e della comunicazione pubblica alla LUISS, diplomato alla London Summer School of Journalism e collaboratore di varie testate, tra cui «il Mattino» di Napoli e «il Fatto Quotidiano».
Cofondatore e caporedattore (fino al 2018) di YouTrend. È stato tra i soci fondatori della società di ricerca e consulenza Quorum e ha collaborato con il Centro Italiano di Studi Elettorali (CISE).
Nel tempo libero (quando ce l'ha) pratica arti marziali e corre sui go-kart. Un giorno imparerà anche a cucinare come si deve.

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