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La Puglia verso il voto

La Puglia verso il voto

Dopo la Sicilia, ecco che il tour dei nostri focus sbarca nel porto finale della Puglia, che sarà rappresentata da 62 parlamentari42 alla Camera dei Deputati e 20 al Senato della Repubblica. 

Da 13 anni la Regione Puglia è governata dal centrosinistra: prima due governi guidati da Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha guidato la regione dal 2005 al 2015, e poi Michele Emiliano, Partito Democratico, dopo due mandati da sindaco di Bari.

A un giorno dal voto, come arriva la Puglia al 4 Marzo? Ecco il punto di vista di Francesco Gioffredi, giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia:

Governi regionali a trazione centrosinistra dal 2005, un Pd “duale” ostaggio della guerriglia tra renziani e Michele Emiliano, il centrodestra che spinge sulla leva di un radicamento mai tramontato (col valore aggiunto Fitto, molto più che nelle altre regioni) e su un’unità ritrovata, i cinque stelle che puntano al sorpasso cercando di sfruttare (anche) gli spazi delle grandi conflittualità sociali ed economiche (due esempi su tutti: Ilva e TAP), la sinistra che schiera il suo front runner più emblematico (D’Alema). Il voto in Puglia offre peculiarità forse irripetibili, tra certezze e incognite.

Per l’elezione della Camera, la regione è divisa in 16 collegi uninominali e 4 plurinominali. Questi ultimi assegnano un totale di 26 deputati: 7 per i due collegi della penisola salentina e 6 per i collegi che corrispondono alla città metropolitana di Bari e quella di Foggia, con l’aggiunta della provincia di Barletta, Andria e Trani, come si può verificare dalle tabelle ufficiali (incluse nel dossier della Camera dei deputati).

Per il Senato, il Rosatellum prevede 8 collegi uninominali, di cui quello di Nardò risulta il più popoloso. Vi sono poi 2 collegi proporzionali, che eleggono 6 senatori ciascuno: il primo afferisce alla parte settentrionale della regione, mentre il secondo a quella meridionale. Di seguito le tabelle riepilogative:

Ma come ha votato la Puglia negli ultimi anni? Scopriamolo analizzando le ultime elezioni a livello nazionale che si sono tenute nella regione: le Politiche del 2013 e le Europee del 2014. Nel 2013 il voto nel “tacco d’Italia” fu piuttosto differente rispetto al resto del Paese, con il centrodestra nettamente primo al 32,9%, il centrosinistra al 26,5% e il Movimento 5 Stelle con il 25,5%.

In occasione delle elezioni Europee del 2014, invece, la Puglia si espresse poco al di sotto del dato nazionale, per quanto riguarda Pd e Forza Italia; alto fu invece il consenso per il Movimento 5 Stelle al 24,6%. La mappa della regione si presentava quindi rossa in tutte le province. Un’eventualità che difficilmente si ripeterà il 4 marzo, giacché il centrodestra appare oggi decisamente più competitivo.

E a pochi giorni dal voto, qual è la situazione in Puglia? Come molte regioni del Sud, qui la partita è ancora da scrivere. Sarà da questi risultati territoriali che si capirà chi avrà vinto la partita nazionale. Ad oggi sembrerebbero fortemente in bilico almeno 6 collegi alla Camera e 3 al Senato, secondo una stima che si può trovare su Rosatellum.info. Sulla nostra piattaforma è anche possibile rintracciare qualche spunto ancor più interessante, come ad esempio la percentuale di disoccupati, che nel collegio della Camera di Francavilla arriva al 13%, una delle percentuali più alte d’Italia.

Romolo Tosiani

Giornalista. Nato sul Gargano, cresciuto nel Tavoliere delle Puglie. Laureato in Storia a Pisa con Erasmus a Valencia e in Giornalismo a Parma con Erasmus a Siviglia. È caduto due volte nella trappola di scrivere tesi sulla Transizione democratica spagnola, senza che nessuno glielo chiedesse. Ammira il mondo iberico e latinoamericano in tutte le sue sfumature e contraddizioni.

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