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Come si vota alle elezioni politiche?

Come si vota alle elezioni politiche?

Tre settimane ci separano dalle elezioni politiche del 4 marzo. Da tanti anni, votiamo tracciando una X sul partito scelto, senza esprimere preferenze e senza indicare in alcun modo i candidati.

Quest’anno però, con la nuova legge elettorale, sarà diverso: come si vota con il Rosatellum?

La nuova legge prevede un sistema misto: eleggeremo i nostri parlamentari sia in collegi uninominali maggioritari sia con liste proporzionali. Nei collegi uninominali verrà eletto solo il candidato che otterrà più voti. Nelle liste proporzionali, i seggi verranno assegnati proporzionalmente ai vari partiti in base ai voti presi.

La scheda sarà però unica: così con un solo voto si eleggeranno i candidati in un modo e nell’altro.

In totale avremo quindi due schede: una per la Camera e una (ma solo se si hanno almeno 25 anni) per il Senato. Ma come sono formate graficamente? Vediamolo con questi fac simile:

Si può votare in tre modi:

  1. Si può votare solo per un partito. In questo caso il proprio voto concorre all’attribuzione dei seggi proporzionali per la lista scelta. Non è prevista la preferenza, ma votando per un partito si scelgono automaticamente i candidati scritti di fianco al simbolo. Inoltre, il voto viene anche trasferito al candidato uninominale corrispondente.
  2. Si può votare solo per il candidato uninominale, cioè quello scritto sopra ai simboli dei partiti. Chi sceglie questa opzione non voterà direttamente alcun partito nella parte proporzionale, ma il suo voto verrà ripartito fra tutte le liste che fanno parte della coalizione.
  3. Si possono votare sia il candidato uninominale sia uno dei partiti che lo sostengono (gli effetti qui sono uguali al punto 1).

In caso di liste singole (cioè non coalizzate), votare la lista o il candidato non farà alcuna differenza.

Attenzione: non è previsto il voto disgiunto. Chi vota per un candidato uninominale e per uno dei partiti che non lo sostengono, si vedrà annullare la propria scheda.

Andrea Maccagno

Laureato con lode in Governo e politiche alla LUISS, dove ha collaborato con il CISE, si interessa principalmente di sistemi elettorali e sistemi partitici.
Grande sostenitore dei diritti civili, è stato presidente di un'associazione LGBT

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