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USA, la lingua italiana verso l’estinzione?

USA, la lingua italiana verso l’estinzione?

Negli Stati Uniti, crogiolo di culture, la varietà linguistica aumenta, ma la lingua italiana perde popolarità. Quella tricolore è una minoranza linguistica in via d’estinzione. In tre decenni, i residenti che dichiarano di parlare italiano in casa sono più che dimezzati, passando da 1,6 milioni nel 1980 a 723mila nel 2011. La lingua come veicolo culturale perde dunque peso, mentre per contro la comunità italiana d’oltreoceano va migliorando le proprie chance di partecipazione alla vita civica.

Lo rivela l’ultima indagine dell’istituto di statistica statunitense, U.S. Census Bureau, che interroga i cittadini sull’uso della lingua fin dal 1890, ricavandone dati preziosi per prendere decisioni più avvedute riguardo, tra le altre cose, scuola e accessibilità dei servizi pubblici. Ogni istituzione, ente e azienda può beneficiare di queste informazioni.

In quali case si parla italiano? La distribuzione, spiegano gli studiosi (e conferma il buonsenso), dipende da fattori di breve e lungo periodo. Nell’immediato, decidono i principali porti d’ingresso degli immigrati in questione e le connessioni familiari. Nel tempo, guidano i flussi interni al paese dettati, ad esempio, dalle opportunità lavorative. Le mappe del caso italiano mostrano come Boston e New York siano stati approdi irrinunciabili. Si parla italiano anche sulla costa della Florida, in California e a Chicago.

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Mappa di chi parla italiano in casa. Ogni punto rappresenta 100 persone. Fonte: U.S. Census Bureau

Le lingue asiatiche sempre più diffuse, quelle europee (salvo lo spagnolo, quello centro e sud-americano) in crisi di popolarità. La ricerca spiega queste tendenze con le nuove ondate di immigrazione e il contemporaneo invecchiamento di chi è arrivato prima ed ha avuto il tempo per uniformarsi all’inglese anche nella conversazione domestica.

La società americana continua a cambiare e accogliere nuovi immigrati, come testimonia il continuo aumento di chi non comunica principalmente con l’inglese. Le proiezioni future mostrano evidenze di un “continuo e crescente ruolo delle lingue diverse dall’inglese come parte del tessuto nazionale”, assicura il Census Bureau.

Lo spagnolo così consolida il proprio incontrastato ruolo di seconda lingua più parlata dopo l’inglese: 37,6 milioni di americani lo parlano quotidianamente, almeno tra le mura domestiche. Di questi, solo il 56,3% affianca alla lingua madre un inglese parlato molto bene, contro il 73,5% registrato tra chi parla italiano. Ad essere meno in confidenza con l’inglese sono immigrati coreani, cinesi e vietnamiti. Meno del 50% dei membri di questi corposi gruppi dichiara un’ottima conoscenza della principale lingua americana. Nella tabella che segue, tutti i dati sulle lingue parlate negli Stati Uniti e il livello di conoscenza dell’inglese tra le varie minoranze linguistiche.

Enrico Costa

Bellunese, nato nel 1980, giornalista dal 2003 e laureato in Comunicazione con indirizzo giornalistico. Dopo 7 anni di lavoro per media locali, si occupa di uffici stampa in vari settori, dalla sanità allo sport, anche con una propria agenzia. Vive campagne elettorali locali prima come giornalista e poi dall'altra parte, seguendo i rapporti con i media. Costantemente in formazione e aggiornamento, si interessa tra l'altro di data journalism, infografiche e visualizzazioni, video editing, geografia. Dal 2012 vive a Cambridge, Massachusetts.

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