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Osservatorio del gossip politico

Osservatorio del gossip politico

Per diventare leader di successo e conquistare ampie fasce di elettorato, sempre più spesso gli attori politici aprono il loro privato alla gossip press. “L’osservatorio del gossip politico” si propone di monitorare il coverage dei politici nei rotocalchi durante la campagna elettorale 2013

 

Durante la più che vivace campagna elettorale per le politiche 2013, chi sarà il politico più presente sulle riviste popolari? Quale leader troverà più spazio nelle pagine solitamente dedicate alle celebrità dello spettacolo e dello sport? Chi vincerà tra Monti (il serio), Bersani (il tradizionale) e Berlusconi (il monello)?

Le ragioni che spingono molti politici, in particolare i leader, ad apparire nei principali rotocalchi sono soprattutto due: da un lato, i milioni di lettori su cui possono contare tali riviste (lettori che il più delle volte non sono moltointeressati alla politica e quindi non seguono i talk show di approfondimento politico) e, dall’altro, il desiderio di rendere maggiormente pubblico il proprio privato, in quanto sempre di più sono gli elettori che votano il candidato che meglio conoscono o che sentono essere più simile a loro. È su questi presupposti che dalla prossima settimana, all’interno della rubrica Osservatorio del gossip politico, presenteremo settimanalmente “il personaggio politico più pop della settimana”.

L’idea alla base di questa ricerca nasce dalla constatazione che la vita privata dei politici è ormai considerata dai mass media interessante e notiziabile: il matrimonio di un leader, le sue vacanze e le sue diatribe familiari occupano le prime pagine dei settimanali di gossip e ottengono servizi nei programmi di intrattenimento, oltre che essere presenti anche nell’informazione “di qualità”. Inoltre, come una mole considerevole di ricerche italiane ed internazionali si incarica di dimostrare, nessun politico moderno può più prescindere dalla necessità di diversificare adeguatamente la propria piattaforma comunicativa. Alla comunicazione dei programmi e delle idee deve affiancarsi un’efficace comunicazione della persona e del privato,  attraverso l’utilizzo dei mezzi che paiono più adeguati a tal fine. Non i telegiornali, non i qualities, ma (di nuovo) le trasmissioni d’intrattenimento e le riviste di costume. In tal modo un politico può ambire a diventare un politico di successo. Attraverso l’analisi del contenuto di quattro tra le maggiori riviste italiane di costume e gossip (Chi, Oggi, Gente, Novella 2000), il nostro studio intende far luce sul modo in cui si declina la popolarizzazione della politica italiana durante quella che appare essere una delle campagne elettorali più “spigolose” che il nostro paese potrà ricordare. Nello specifico, si desidera mostrare come la ricerca di una vicinanza, di un’intimità mediata con i cittadini/elettori, rappresenta una delle principali “preoccupazioni” del politico, anche quando si tratta di un politico sui generis (il riferimento va inevitabilmente a Mario Monti). La necessità di sintonizzarsi sulle frequenze dei cittadini sembra dipendere non solo dall’esigenza di massimizzare i consensi, quanto piuttosto dal riconoscimento che chiunque riveste una carica pubblica non può prescindere dall’aprire (per quanto parzialmente e con “freni” di diverso genere) le porte del proprio privato, nei cui confronti l’opinione pubblica sembra dimostrare crescente sensibilità.

La nostra indagine dei settimanali popolari è iniziata a giugno 2010, e sin da ora possiamo affermare che in questi due anni il politico che più di ogni altro è stato un protagonista di primo piano della stampa popolare, visto anche il peso che ha avuto la schiera di parenti e di “amiche”, è Silvio Berlusconi: il vero politico pop, o forse sarebbe meglio dire il politico “più” pop presente nel nostro Paese. Nell’ultimo periodo, tuttavia, seguendo le orme del Cavaliere, sembra esserci una vera e propria gara ad apparire sui rotocalchi, soprattutto perché si avvicina il traguardo del 24-25 febbraio. E allora, di fronte a questa ricerca spasmodica di “spazi mediali”, a chi andrà la palma del personaggio politico più pop delle elezioni 2013? Un primo pronostico: attenti al “serio” che vuole superare il “monello”…

Studio condotto dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Istituzioni e Società dell’ Università degli Studi di Perugia, coordinato dal Prof. Marco Mazzoni e composto da Antonio Ciaglia, Roberto Mincigrucci

Roberto Mincigrucci

Nasce il 22/09/1988 ad Assisi, vive a Torgiano (PG). Consegue nel 2010 la laurea triennale in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Perugia. Attualmente frequenta un corso di laurea magistrale in Scienze della Politica e del Governo all'Università degli Studi di Perugia. Collabora con il Corriere dell'Umbria e con Youtrend.

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