Ogni settimana Youtrend elabora la Supermedia, una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto effettuati dai principali istituti italiani. Come già avvenuto nella rilevazione della scorsa settimana, anche l’analisi odierna si distingue per la sua robustezza, fondata su un ampio bacino di sondaggi. A questa tornata si aggiunge inoltre un elemento inedito: da oggi viene infatti pubblicata la Supermedia delle intenzioni di voto sul referendum confermativo della riforma costituzionale in tema di giustizia promossa dal governo Meloni.
Sul fronte dei partiti, lo scenario politico appare complessivamente stabile, pur con alcuni spostamenti da segnalare. Fratelli d’Italia, pur rimanendo oltre la soglia del 30%, registra un arretramento di quasi mezzo punto percentuale rispetto a due settimane fa. Una flessione analoga interessa anche la Lega, che scende all’8,1%. Completa il perimetro del centrodestra Forza Italia, che resta invariata al 9,2%.
Passando alle forze di opposizione, il Partito Democratico perde un decimale e si colloca al 21,7%. Torna invece a crescere il Movimento 5 Stelle che, dopo alcune settimane di calo, guadagna quattro decimi e raggiunge il 12,6%: se si votasse oggi, questo sarebbe il risultato del partito guidato da Giuseppe Conte. Alleanza Verdi-Sinistra segna un lieve arretramento (-0,2), attestandosi al 6,4%.
Più contenute le variazioni nell’area centrista: Azione recupera marginalmente (+0,1) e sale al 3,4%, mentre Italia Viva e +Europa perdono entrambe un decimale, scendendo rispettivamente al 2,4% e all’1,7%.
Sul piano delle coalizioni, il centrodestra nel suo complesso arretra di sei decimi, fermandosi al 48,4%, mentre il centrosinistra perde quattro decimali e scende al 29,8%. Tra le altre aggregazioni che avevano partecipato alle elezioni politiche del 2022 non emergono variazioni rilevanti, mentre merita attenzione la crescita della voce “altri”, in aumento di mezzo punto.
Per quanto riguarda il referendum sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, il primo dato disponibile mostra un netto vantaggio del Sì, accreditato del 56,1%, con oltre dodici punti di distacco rispetto al No. La partecipazione stimata si attesta intorno al 58%, un livello piuttosto alto per una consultazione referendaria; in ogni caso, l’affluenza non sarà determinante, trattandosi di un referendum confermativo che non prevede il quorum.
NOTA: La ponderazione odierna include sondaggi realizzati dal 16 al 29 ottobre ed è stata effettuata il giorno 30 ottobre sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Eumetra (data di pubblicazione: 6 novembre), Ipsos (1° e 4 novembre), Noto (5 novembre), Only Numbers (10 e 11 novembre), Piepoli (9 novembre) SWG (3 e 10 novembre), Tecnè (31 ottobre e 7 novembre) e Youtrend (3 novembre). La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.


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