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I russi sostengono davvero la guerra in Ucraina?

Una ricerca mostra che parte dei russi mente quando dice di sostenere la guerra in Ucraina.

L’invasione russa dell’Ucraina voluta da Vladimir Putin sembra riscuotere molto successo i russi: diversi sondaggi hanno evidenziato che la maggioranza della popolazione sostiene la guerra. Ma è davvero così?

Fare sondaggi in un regime autoritario come quello russo e in tempi di guerra è assai complesso. È infatti possibile che la pressione sociale e la paura della repressione da parte del Cremlino portino molti intervistati a mentire, sostenendo pubblicamente posizioni che in realtà non si sostengono davvero: si tratta di un fenomeno noto come “preference falsification”. 

 

L’esperimento

Philipp Chapkovski, ricercatore alla Higher School of Economics di Mosca, e Max Schaub, professore di scienze politiche all’Università di Amburgo, hanno pensato a un innovativo metodo per capire quanto sono davvero sinceri i russi nel sostenere l’invasione russa dell’Ucraina.

I due ricercatori hanno condotto un list experiment. Esso consiste nel sottoporre a un campione di cittadini russi una lista con 4 voci (mostrate in ordine casuale), chiedendo quante se ne sostengono (nessuna, una, due, tre o quattro):

  1. assegni mensili per famiglie russe povere;
  2. legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso in Russia;
  3. misure statali per prevenire l’aborto;
  4. azioni delle forze armate russe in Ucraina.

È importante evidenziare come venisse chiesto con quante di queste voci si era d’accordo, ma non con quali: in questo modo è impossibile sapere chi sostiene la guerra e chi no, spingendo gli intervistati a non aver paura di dire la verità.

Come si fa allora a capire qual è il grado di sostegno all’invasione russa dell’Ucraina se non si sa quali affermazioni vengono sostenute dai rispondenti? L’idea dei due ricercatori è stata quella di sottoporre la lista riportata sopra solo a metà del campione, mentre all’altra metà è stata sottoposta una lista con solo 3 voci, eliminando proprio quella sulla guerra in Ucraina. La differenza nel numero medio di affermazioni sostenute tra la lista con 4 voci e quella con 3 permette quindi di capire quanti russi sostengono effettivamente la guerra. 

Agli intervistati della lista con 3 voci – ai quali, quindi, non era stata ancora domandata l’opinione sulla guerra in Ucraina – è stato poi chiesto direttamente: “Sostieni personalmente le azioni delle forze armate russe in Ucraina?”. Questo permette di capire quanti russi dicono espressamente di sostenere la guerra e, confrontando quest’ultimo dato con la differenza tra le due liste di cui dicevamo sopra, si ha la percentuale di russi che mentono per paura o comunque per via della pressione sociale.

Precisiamo che, per condurre questo list experiment, Chapkovski e Schaub si sono affidati alla piattaforma online Toloka: gli stessi autori ammettono che essa non fornisce un’immagine completamente rappresentativa della popolazione russa, perché i rispondenti tendono a essere più giovani, a vivere in zone urbane e ad essere più istuiti della media, ma questo non inficia il risultato della ricerca, che mira a capire quanto i russi mentono.

 

I risultati

Cosa emerge dai dati? A domanda diretta, il 68% degli intervistati ha dichiarato di sostenere personalmente la guerra: si tratta quindi di una maggioranza superiore ai due terzi. Tuttavia, quando si utilizza il list experiment per valutare il reale sostegno all’invasione, la quota scende in modo significativo al 53%. Questo significa che c’è una percentuale significativa di russi (15%) che non sostiene l’invasione russa ma, a causa della pressione sociale, afferma comunque di sostenerla.

Per capire quanto il mentire è dovuto alla paura, i due ricercatori hanno diviso il campione tra chi è avverso al rischio e chi no. Tra chi non è avverso al rischio c’è poca differenza se la domanda sull’invasione viene posta direttamente o tramite il list experiment. Al contrario, tra chi è avverso al rischio la falsificazione delle proprie preferenze è molto forte: si passa dal 46% di sostegno alla guerra nell’esperimento di lista al 66% nella domanda diretta.

In conclusione, Chapkovski e Schaub evidenziano come si possa concludere, sulla base di questo esperimento, che i russi non dicono la verità nei sondaggi sulla guerra. Allo stesso tempo, è anche vero che, quando possono dire la verità, metà dei russi sostengono effettivamente l’invasione dell’Ucraina. 

Lorenzo Ruffino

1 commento

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  • Mi sembra la scoperta dell’acqua calda, il fatto che le persone mentono nei sondaggi è discusso ampiamente negli ultimi anni, specialmente dopo il 2016, fenomeno che ad esempio in America si ripropose nel 2020 quando Trump fece meglio dei sondaggi anche se non gli bastò per vincere; considerando la metodologia e il campione molto ristretto e poco rappresentativo di un paese abitato da molti anziani, i risultati mi paiono tutt’altro che sorprendenti.