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Cosa dicono i sondaggi in Francia

Emmanuel Macron ha il 25% dei consensi al primo turno e vincerebbe senza grandi difficoltà al secondo turno contro tutti gli altri candidati. 

Il 10 aprile i francesi saranno chiamati a votare per eleggere il nuovo presidente per un mandato di cinque anni. Nel caso in cui nessuno ottenga la maggioranza al primo turno, ci sarà un ballottaggio due settimane dopo.

Il presidente Emmanuel Macron si è ricandidato per un secondo mandato di cinque anni e appare essere il favorito. Ma cosa dicono i sondaggi a meno di due mesi dal voto?

 

Cosa succederebbe al primo turno

La media dei sondaggi al 19 febbraio mostra che Emmanuel Macron è al primo posto con il 24,5% dei consensi, seguito da Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (destra nazionalista) al 16,4%. Al terzo e quarto posto con il 14,9% e il 14,6% ci sono rispettivamente Valérie Pécresse, candidata dei Républicains (centrodestra), e Eric Zemmour (estrema destra), mentre al quinto posto con il 10,5% c’è Jean-Luc Mélenchon della France Insoumise (estrema sinistra).

Scendendo ancora ci sono Yannick Jadot di Europe Écologie Les Verts (verdi) con il 5%, Fabien Roussel del Parti communiste français (sinistra radicale) con il 4,2%, Christiane Taubira (sinistra) con il 3,2% e Anne Hidalgo del Parti Socialiste (sinistra) con il 2,6%. 

L’evoluzione dei sondaggi mostra che Macron è sempre rimasto sopra il 20% in questi mesi e che da gennaio in poi la media è sempre stata tra il 24 e il 25% dei consensi. Per quanto riguarda Le Pen, invece, la leader del Rassemblement National è ora al secondo posto, seppur in calo dopo essere rimasta in terza posizione per alcune settimane dietro Pécresse e prima ancora Zemmour. A recuperare ai danni di Le Pen e Pécresse è il giornalista di estrema destra Zemmour, che in un mese è passato dal 12% al 14,5%. A novembre, quando i sondaggi erano ancora pochi, era stato davanti a Le Pen e Pécresse arrivando ad avere il 19% in media. 

Mélenchon complessivamente oscilla tra il 10 e l’11% da diversi mesi, mentre i candidati minori hanno avuto variazioni piccole, anche se Roussel ha un trend crescente. 

 

 

Cosa succederebbe al secondo turno

Complessivamente, al momento, sembra essere indubbio che servirà un secondo turno per decidere chi sarà presidente. Se sembra scontato che Emmanuel Macron arriverà al ballottaggio, è invece meno chiaro chi potrebbe essere l’altro candidato considerando che Le Pen, Pécresse e Zemmour oscillano in un intervallo di neanche tre punti. 

I sondaggi mostrano però che Macron vincerebbe senza particolari difficoltà contro tutti e tre. Il suo centrismo gli permette infatti di essere molto più attrattivo al secondo turno, andando a recuperare i voti del centrosinistra.

Macron vincerebbe con il 56% dei voti contro Le Pen, con il 55% contro Pécresse e con il 62% contro Zemmour. I dati mostrano inoltre che il vantaggio su Le Pen è abbastanza stabile, quello su Pécresse si sta progressivamente allargando e quello su Zemmour è ora stabile dopo essere aumentato nei mesi passati. 

L’Economist sulla base dei sondaggi e di un proprio modello ritiene che Macron abbia l’88% di probabilità di vincere le elezioni, mentre Pécresse il 6%, Le Pen il 4% e gli altri siano sotto l’1%.

 

Lorenzo Ruffino

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