YouTrend

Politica & Social: sicurezza e mascherine

Nuovo appuntamento con il nostro osservatorio sulla comunicazione social dei leader politici italiani

Anche questa settimana, nel consueto appuntamento con Politica & Social curato da YouTrend per RaiNews, la campagna elettorale per le prossime elezioni si conferma al centro del dibattito.

In uno scenario che vede andare al voto milioni di italiani, vediamo come i vari leader si concentrino su territori diversi: Carlo Calenda è ovviamente impegnato nella campagna romana, Enrico Letta è intervenuto su più fronti ma principalmente commentando le primarie, Luigi Di Maio è stato al fianco di Virginia Raggi e Chiara Appendino, mentre Silvio Berlusconi ha parlato soprattutto di Torino e Matteo Salvini si è concentrato sulle prossime elezioni regionali in Calabria.

 

Sicurezze e paure

L’attualità e alcuni episodi di cronaca, da sempre elemento strategico nella comunicazione politica, sono stati un’altra grande fonte di contenuti. Questa settimana si è registrata infatti un’alta frequenza della categoria “sicurezza”, con Giorgia Meloni e Matteo Salvini che hanno commentato in particolare quanto accaduto nei pressi della Stazione Termini a Roma – con una persona armata di coltello che è stata fermata dalle forze dell’ordine ricorrendo all’uso della pistola d’ordinanza. L’episodio non è stato presentato solo come esempio dell’emergenza immigrazione, ma anche in termini di giustizia e di uso legittimo della forza, criticando l’indagine sull’operato del poliziotto che ha sparato.

 

Sempre in relazione alla sicurezza e all’immigrazione, è interessante notare come la leader di Fratelli d’Italia stia continuando a condividere contenuti legati alla scomparsa di Saman Abbas. Pubblicando altre storie di conflitti familiari dovuti a scontri interculturali, non solo spinge sul tema dei diritti delle donne, ma attacca la sinistra (come accade anche nel caso della Stazione Termini) ritenendola troppo morbida quando un crimine è commesso da uno straniero.

 

Il Pnrr di chi?

Un focus particolare delle categorie Economia ed Europa è relativo al Pnrr. Bruxelles ha approvato il documento presentato dal Governo italiano e a commentarne la notizia sono stati soprattutto Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, con l’ex Premier che, pur condividendo un messaggio istituzionale e non polemico, ha ricordato il ruolo del suo Governo.

La contrapposizione tra Conte e Draghi è portata avanti da diverso tempo, in modo molto più esplicito e con un frame opposto, da Matteo Renzi. Anche questa settimana, infatti, tra i contenuti di maggior successo del leader di Italia Viva troviamo un post che tesse le lodi di Mario Draghi, così da confermare la correttezza della scelta di aprire l’ultima crisi di Governo.

 

Torna il DDL Zan

Un argomento che sembrava ormai spento e che è tornato a far discutere è stato invece il DDL Zan. All’intervento del Vaticano è seguito un aumento di post dedicati alla proposta di legge, anche se questi non provengono da tutti i leader e si esauriscono in particolare con i contenuti di Enrico Letta, Matteo Salvini e Carlo Calenda. Il Segretario del Partito Democratico proprio su questo tema pubblica il suo post di maggior successo: un commento per alcuni equilibrato, per altri troppo prudente, sulla proposta di legge e sul ruolo della Chiesa.

 

Il Covid e le buone notizie

Il tema della salute, come accade ormai da diverse settimane, non è stato tra i più frequenti, ma i contenuti pubblicati in questi ultimi giorni sono stati comunque molto rilevanti. In particolare, il Ministro Speranza ha annunciato che dal 28 giugno cesserà l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto (oltre a presentare un’ordinanza su spostamenti internazionali e obbligo di quarantena per chi proviene dalla Gran Bretagna). A questa notizia le reazioni dei due leader di centrodestra sono state diverse: Giorgia Meloni ha accusato il Governo di aver deciso con troppo ritardo, mentre Matteo Salvini, muovendosi d’anticipo, aveva già condiviso giorni prima la richiesta fatta al premier Draghi di procedere in tal senso, intestandosi il risultato.

 

I fan dei politici

Il peso di questi contenuti è evidente anche se andiamo a guardare i fan che i leader hanno acquisito o perso su Facebook: l’unica novità sostanziale rispetto alle scorse rilevazioni è infatti la crescita proprio di Roberto Speranza, che oltre a ottenere moltd interazioni ha anche aumentato di 1.626 persone i propri fan.

Restano invariati anche i tre politici che perdono più fan, ma questo dato non deve essere intepretato come una minor capacità di mobilitare sui social il proprio pubblico: ne è una chiara dimostrazione il post con più interazioni della settimana, pubblicato proprio da Giuseppe Conte.

Leonardo Buccione

Commenta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Send this to a friend