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Politiche 2018: i candidati nei collegi uninominali

Politiche 2018: i candidati nei collegi uninominali

Presentate finalmente le liste, approfondiamo alcuni aspetti di carattere generale come: quale partito prevale dentro una coalizione? Chi conferma il maggior numero di parlamentari uscenti? Come viene rispettata la novità delle quote di genere?

Ecco i nomi di centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle per i collegi uninominali che, come sappiamo, rappresentano il 36% dei seggi in palio. Stiamo parlando di 232 seggi alla Camera e 116 al Senato, in cui vince il candidato che ottiene un voto in più degli avversari (per essere aggiornati su tutti i dati e sulle proiezioni di voto collegio per collegio, aggiornate con gli ultimi sondaggi, potete consultare la nostra piattaforma Rosatellum.info).

Una prima novità per l’elettore, quindi, è che non gli sarà più chiesto di scegliere solo una lista ma potrà esprimersi anche (o solo) su un “nome”, diverso per ogni collegio. La campagna elettorale, dunque, tornerà a giocarsi sul territorio: il risultato finale dipenderà anche dalla capacità dei candidati di raccogliere consenso nel proprio collegio (trainando, così, anche i voti al partito per la parte proporzionale)

Certo, il Rosatellum prevede delle vie di fuga. Nel caso in cui un candidato non vincesse la sfida nel proprio collegio uninominale, potrà entrare in Parlamento lo stesso: un candidato di collegio infatti può presentarsi allo stesso tempo anche nei collegi plurinominali (fino a 5). Grazie a questo “paracadute”, potrebbe ottenere comunque l’agognato scranno.

Ma veniamo ai dati che riguardano i candidati della Camera dei Deputati. Per quanto riguarda le coalizioni, nel centrosinistra ben l’88 per cento dei candidati di collegio alla Camera appartiene al PD; nel centrodestra, invece, Forza Italia e Lega si sono divisi le candidature nei collegi di Camera e Senato in questo modo:

Interessante il tasso di ricambio tra i candidati del Movimento 5 Stelle: su 232 candidati nei collegi uninominali della Camera, infatti, solo 33 sono parlamentari uscenti:

Infine, tutti i partiti e le coalizioni dovevano rispettare anche una quota di genere minima del 40%. Ad esempio, la coalizione di centrosinistra nei collegi della Camera candida 93 donne su 232 (esattamente il 40%), mentre il M5S 96 su 232 (il 41,3%):

In ultimo, ecco alcuni duelli notevoli:

Nel collegio di Roma 1 Paolo Gentiloni sfiderà Ciocchetti (centrodestra) e Cirulli (M5S).

Matteo Renzi per sé ha scelto il collegio senatoriale di Firenze, dove sfiderà l’economista anti-euro della Lega Bagnai.

Emma Bonino correrà nel collegio di Roma Gianicolense del Senato contro Consolo (M5S) e Lauri (LeU).

Avvincente la sfida a Pomigliano d’Arco tra Luigi Di Maio e Vittorio Sgarbi.

Si smarca invece Salvini, che non corre in alcun collegio uninominale.

Emanuele Mercurio

4 commenti

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    • quindi nessuno :). Tutte chiacchiere da bar, tanto nessuno andrà in Europa a chiederlo davvero tantomeno Salvini che dall’alto di un 12/13% non potrà che adeguarsi come ha fatto Bossi con la famosa secessione di cui nesuno parla più.

    • Sai cosa ha fatto Salvini in Sicilia dopo che i suoi voti hanno garantito la vincita a la coalizione di centro destra? Noi con Salvini è tornato a fare opposizione dal momento che la coalizione di destra non ha cagato le sue propste neanche di strisce. Micciche diventato presidente del consiglio grazie anche i voti portat in dote da Salvini, per prima cosa ha deciso di non promuovere il tetto voluto da Monti, questo ha fatto tornare i stipendi dei parlamentari Siciliani intorno ai 400 mila € l’anno più l’incirca 100 mila € l’anno di rimborsi spese, fanno oltre 40 mila € al mese. I centri di accoglienza che Salvini in campagna elttorale voleva abbolire, il centro di compostaggio rifiuti a favore della chiusura di una discarica. Nessuna delle sue promesso si è averata. Durante il mese di gennaio 2018 gli sbarchi nei porti siciliani sono aumentati, i siciliani che lo hanno votato per lo più per motivi legati a l’immigrazione gia si vergognano di averlo fatto. Non credo che questi lo rivoteranno in chiave nazionale. Salvini 2 mesi fa ha provato a togliere il rito abbrevviato per delitti più gravi la Mussolina che da vari anni chiede pene severe nei show televisivi ha votato NO, come il resto dei forzisti. Il motivo? Semplice come d’abitudine Forza Italia ha messo il bene del partito sopra di quello del paese. Affossando una legge fortemente voluta da Salvini, gli hanno tolto credibilita ! Cosa che ha portato la Lega dietro Forza Italia quando inizialmente stava avanti. Berlusconi uomo pericoloso per il paese, non ha mai mantenuto nessuna delle sue promesse. Ha fatto votare la legge che porta la prescrizione a soli 7,5 anni, grazie a gente che lui ha catapultato nel partito per fara andare in prescrizione il 90% dei suoi processi? Berlusconi si circonda di indagati e condannati con la stessa motivazione di Mussolini, perchè questo sono inclini a chinare la testa, essenso facilmente attaccabili per colpa delle loro malfatte. Berlusconi ha paura che dei 5 stelle dal momento che questi sono capaci di abolire le leggi ad personam che si è fatto votare da gente come Gelmini, Razzi, Schifano, Scilipoti, Gasparri, De Girolamo, Bernini, Prestigiacomo, Romano, è cosi via.

      Guarda questo video amico ti renderai conto cosa sta succedendo dentro la Lega Nord. Marco Mori (CasaPound): “Ecco perché ho rifiutato di entrare nella Lega Nord” https://www.youtube.com/watch?v=ZOSIa8HyT9c Il piano di Berlusconi è tornare a governare costa quello che costa. Nel caso i voti di Salvini e Meloni non dovrebbero bastargli per tornare al governare tramite un presidente del consiglio fedele a la sue causa. Ha gia fatto sapere di volere piazzare l’ultra europeista Anonio Tajani in quest posizione. I sondaggi danno la coalizione di destra al circa 36%, troppo poco per potere governare. Per questo il Berlusca sta preparando il ritorno del patto del nazzareno, PDL+PD+ un pezzeto di Lega pronto a rinegare Salvini sotto probabile comando di Bossi,

  • rif:Divisione candidature nei collegi, centrodestra nei collegi uninominali:

    e’ possibile avere i numeri disgiunti per camera e senato? grazie!

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