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Omnibus: le elezioni italiane col “tedeschellum” (e i sondaggi in UK)

Omnibus: le elezioni italiane col “tedeschellum” (e i sondaggi in UK)

Puntata speciale di Omnibus questa mattina: non c’è la consueta Supermedia dei sondaggi (domenica ci sono le amministrative e molti istituti non li hanno pubblicati). Ma l’attualità ci porta comunque su temi elettorali: con il voto in Gran Bretagna, innanzitutto, ma anche in Italia con la riforma delle legge elettorale.

Cominciamo proprio dalle elezioni nel Regno Unito: il nostro Lorenzo Pregliasco (in versione “stakanovista” dopo una nottata trascorsa a seguire i risultati dai collegi d’Oltremanica), ha mostrato la situazione secondo i sondaggi alla vigilia del voto: situazione che è stata poi clamorosamente smentita dai dati reali, con i Conservatori incapaci di andare oltre i 318 seggi (e quindi una situazione di hung parliament)

Va detto che i sondaggi della vigilia presentavano una fortissima varianza, e che alcuni istituti (YouGov e Survation, ad esempio) avevano mostrato correttamente una situazione molto aperta con un testa a testa tra laburisti e conservatori.

Ma venendo alle cose italiane: la notizia della settimana è lo stop (non si sa quanto definitivo) alla riforma elettorale che mirava a introdurre in Italia un sistema simil-tedesco – il cosiddetto “tedeschellum“. Durante la discussione parlamentare, alcuni hanno sottolineato come il centro studi della Camera non avesse nemmeno fatto in tempo a realizzare una simulazione delle elezioni passate con il sistema allo studio. Abbiamo quindi pensato di farlo noi, testo di legge e dati elettorali alla mano.

Ecco la simulazione relativa alle elezioni politiche 2006:

Ad avere la maggioranza, sia alla Camera che al Senato, sarebbe stato il centrodestra invece dell’Unione prodiana: questo perché la soglia al 5% avrebbe escluso dal riparto dei seggi molte più liste di centrosinistra che di centrodestra.

Nel 2008 invece la situazione sarebbe stata pressoché identica a quella che si ebbe effettivamente col Porcellum: maggioranza netta in entrambe le Camere per la coalizione PDL-Lega (senza UDC) e centrosinistra rappresentato dal solo PD (Di Pietro non arriv al 5%).

E nel 2013? L’attuale parlamento sarebbe stato ingovernabile anche con una legge di tipo tedesco. Il numero dei partiti in Parlamento sarebbe stato molto inferiore (PD, M5S, PDL e Scelta Civica), e l’unica maggioranza possibile sarebbe stata una grande coalizione tra PD e PDL – come quella che effettivamente diede vita al governo Letta, ormai 4 anni fa.

 


Clicca QUI per rivedere la puntata integrale (gli altri ospiti: Mario Monti, Stefano Feltri, Matteo Salvini)

Redazione

La redazione di YouTrend

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