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Come si vince a Sanremo?

Come si vince a Sanremo?

Il 67° Festival di Sanremo si è concluso con la vittoria di Francesco Gabbani e della sua canzone “Occidentali’s Karma”. Al momento della proclamazione, grandi abbracci con Fiorella Mannoia, giunta in seconda posizione. Terzo è arrivato Ermal Meta.

Perché parliamo di Sanremo? Perché è molto interessante il sistema elettorale con cui si determina il vincitore. Come è noto, la classifica del Festival è determinata da una pluralità di giurie, e in modi diversi nelle varie serate, che sono cinque.

I 22 artisti scelti dalla direzione artistica del Festival si esibiscono dapprima nelle prime due serate (11 nella prima, 11 nella seconda). Durante queste prime due serate, la giuria è doppia: sala stampa e televoto. La giuria “sala stampa” è composta da tutti i giornalisti accreditati presenti nella sala stampa del Festival. Ogni giornalista deve votare 3 artisti. Il televoto invece è il voto dei telespettatori che da casa possono votare un solo artista (telefonando da rete fissa o da cellulare). Alla fine, la classifica di ciascuna serata è data dalla media delle votazioni delle due giurie (quindi ciascuna giuria conta al 50%).

Come si nota dalla tabella, sia Fiorella Mannoia che Francesco Gabbani hanno vinto rispettivamente la prima e la seconda serata, prevalendo in modo piuttosto netto (con più del 20%) proprio tra i giurati della sala stampa, mentre il televoto aveva premiato anche Michele Bravi e Fabrizio Moro.

La terza serata è dedicata agli artisti a rischio esclusione: gli ultimi tre della prima serata e gli ultimi tre della seconda. Il sistema di votazione è identico alle prime due serate (quindi misto al 50% tra sala stampa e televoto). Dei sei artisti che competono in questa fase, gli ultimi due risultano definitivamente eliminati.

Nella quarta serata, i 20 artisti rimanenti tornano a sfidarsi, tutti insieme. Stavolta però cambia il sistema di votazione: niente più sala stampa, largo alla giuria degli esperti e a quella demoscopica. La prima è composta di 8 “personaggi del mondo della musica, della cultura e dello spettacolo”. La seconda è composta di 300 “abituali fruitori di musica” selezionati dall’istituto Ipsos e che hanno a disposizione per votare un’apposita app sui loro smartphone/tablet. Le due nuove giurie utilizzano un sistema di voto piuttosto complesso: hanno infatti a disposizione ben 20 preferenze, e devono assegnarle tutte; ma non possono assegnarle a tutti e 20 i concorrenti, bensì al massimo a 10 artisti diversi; e a nessun artista si possono dare più di 10 preferenze. La classifica della quarta serata è ottenuta pesando al 30% sia il voto della giuria degli esperti sia quello della giuria demoscopica. Il restante 40% è invece determinato dal televoto, che funziona come nelle altre serate (preferenza unica). Gli ultimi quattro artisti sono eliminati definitivamente.

Come si vede dalla tabella, il voto non è stato omogeneo tra le diverse giurie: la giuria demoscopica ha premiato in maniera netta Fiorella Mannoia, mentre quella degli esperti e dei telespettatori da casa ha privilegiato Michele Bravi. Il risultato è stato che i due artisti si sono praticamente equivalsi nella classifica della serata, con poco più dell’11% dei voti a testa.

Ed eccoci alla quinta serata, quella della finalissima. In quest’occasione, la giuria funziona come nella quarta serata (televoto, esperti e giuria demoscopica, rispettivamente pesati per il 40%, 30% e 30%). Ma la quinta serata è divisa in due parti: nella prima parte vengono votati tutti i 16 artisti rimasti in gara. Solo i tre più votati accedono alla seconda parte della serata (o, per meglio dire, nottata), ma non viene svelato in quale ordine di classifica vi sono arrivati. Così, la giuria demoscopica e quella degli esperti hanno 6 preferenze da assegnare, rigorosamente in questo modo: 3 al loro artista preferito, 2 al secondo, 1 al terzo. Anche in questo caso il televoto conta per il 40%.

È piuttosto interessante vedere come nella giuria demoscopica Fiorella Mannoia abbia sempre prevalso, in tutte le fasi della quarta e della quinta serata; e come la giuria degli esperti abbia invece sempre preferito Ermal Meta al vincitore Francesco Gabbani. Ma quest’ultimo ha fatto una grande differenza proprio nel televoto, dove ha ottenuto ben il 43,7% nell’ultima fase, quella decisiva. Si noti come Gabbani abbia fatto un vero e proprio salto di qualità tra la quarta e la quinta serata, passando dal 7% al 14%. Da questo punto di vista, forse Francesco Gabbani deve ringraziare i “telespett-elettori” dei 4 artisti esclusi della quarta serata (Al Bano, Gigi D’Alessio, Ron e Giusy Ferreri), che evidentemente sono stati decisivi nel “convogliare” i loro voti proprio sul vincitore finale.


QUI il sistema elettorale spiegato bene (dal sito ufficiale Rai)

QUI i risultati delle votazioni delle varie serate (dal sito ufficiale Rai)

(A proposito: il sistema elettorale di Sanremo vi ricorda qualcosa…?)

Salvatore Borghese

Laureato in Scienze di Governo e della comunicazione pubblica alla LUISS, diplomato alla London Summer School of Journalism e collaboratore di varie testate, tra cui «il Mattino» di Napoli e «il Fatto Quotidiano».
Cofondatore e caporedattore (fino al 2018) di YouTrend. È stato tra i soci fondatori della società di ricerca e consulenza Quorum e ha collaborato con il Centro Italiano di Studi Elettorali (CISE).
Nel tempo libero (quando ce l'ha) pratica arti marziali e corre sui go-kart. Un giorno imparerà anche a cucinare come si deve.

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