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L’export che può salvare Grecia e Portogallo

L’export che può salvare Grecia e Portogallo

Quando si parla di PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) e soprattutto dei due Paesi nelle condizioni peggiori in questo insieme, ovvero Grecia e Portogallo, è bene sottolineare anche i timidi spiragli e segnali di speranza per una ripresa.

In questo caso tali segnali giungono esattamente dalla direzione da cui i fautori dell’austerità se l’aspettano, ovvero l’export. Che Merkel & company non abbiano poi tanto torto? È ancora presto per dirlo, intanto registriamo le novità.

Il Portogallo nel primo trimestre del 2012 ha registrato un aumento delle esportazioni dell’11,6% e un calo delle importazioni del 3,3%, portando così il deficit di bilancia commerciale a 2 miliardi e 680 milioni, il 38% in meno rispetto all’anno precedente.

Uno degli aumenti più significativi è quello delle esportazioni verso la Cina, destinazione principale per esempio delle Volkswagen Scirocco prodotte in Portogallo: verso la Cina l’aumento dell’export è stato del 76 % nel solo 2011, come si vede dal grafico sottostante:

 

Oltre al settore automobilistico (da solo questo impianto della casa tedesca conta quasi il 5% dell’export portoghese) ad emergere nelle esportazioni verso i Paesi non UE è anche quello calzaturiero, concentrato nella regione settentrionale del Minho e che destina all’export il 90% del prodotto, con il Made in Portugal che ormai pesa quasi come il Made in Italy (soprattutto in Cina) e che è cresciuto del 16% nel 2011, in particolare del 31% al di fuori dell’Unione Europea.

 

È in Grecia, tuttavia, che si è avuto in realtà il maggior aumento di export verso la Cina, addirittura il 269% nel primo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel 2011 una delegazione cinese visitò il Paese ellenico e furono firmati vari accordi di commercio riguardanti l’utilizzo del Pireo: l’Autorità portuale del Pireo (OLP) ha infatti un accordo di concessione con il gigante cinese Cosco che gestisce due terminal di container al porto, e il governo ha intenzione di vendere gran parte del 75% di quota della OLP.

La Cina ha deciso di fare della Grecia una base per il proprio progetto di espansione commerciale che deve comprendere porti, oleodotti, ferrovie, che infatti sta finanziando per formare una sorta di nuova Via della Seta. E il Pireo dovrebbe diventare una Rotterdam del Sud.

Anche l’export verso Medio Oriente e Africa è aumentato del 98%, contro un calo del 6,8% di quello verso l’Europa.

Si tratta di osservare se si tratta dell’innesco di un possibile circolo virtuoso, che possa creare investimenti o meno, poichè finora i primi due capitoli dell’export sono per ora olio d’oliva e cotone; acciaio e prodotti farmaceutici vengono dopo e ancora per quest’anno in Grecia è prevista una recessione del 6,7% del PIL, del tutto simile quindi a quella degli anni scorsi.

L’export in Grecia e Portogallo è particolarmente importante perchè in Paesi a economia così piccola normalmente giocano un ruolo determinante in proporzione al PIL: fino a ieri invece l’economia dei due Paesi era stata dominata dall’elefantiaco apparato statale e le esportazioni avevano contato per il 25% del PIL in Grecia e il 35% in Portogallo; per fare un paragone, in un altro Paese in crisi come l’Irlanda, l’export conta il 100%. E non è un caso se ora l’Irlanda ha già invertito la tendenza negativa e ha visto riprendere la crescita del PIL.

Visti i piccoli numeri anche piccole variazioni hanno rilevanza e gli esempi di questi primi mesi del 2012 fanno accendere dei barlumi di speranza. E tra l’altro confortano l’animo di coloro che con pervicacia hanno sostenuto che il rigore dei conti, la “svalutazione interna” mirante ad abbassare il costo del lavoro e di tutti i fattori di produzione per tornare competitivi, per quanto dolorosi fossero i metodi da seguire con precedenza su ogni ulteriore spesa facile statale a livello nazionale o europeo.

 

Gianni Balduzzi

Classe 1979, pavese, consulente e laureato in economia, cattolico-liberale, appassionato di politica ed elezioni, affascinato dalla geografia, dai viaggi per il mondo, da sempre alla ricerca di mappe elettorali e analisi statistiche, ha curato la grande mappa elettorale dell'italia di YouTrend, e scrive di elezioni, statistiche elettorali, economia.

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